Spunti di riflessione

Il più grande sovversivo

 Il più grande sovversivo  QUO-069
23 marzo 2023

«Sia crocifisso!». Un grido ripetuto più volte durante il racconto della Passione. Toglilo di mezzo! Volevano cancellarlo. E credevano di esserci riusciti, sigillando la tomba.

La storia si ripete: da sempre l’uomo cerca di escludere Cristo dalla storia del mondo. Ibsen in un suo dramma scrive: «Gesù Cristo è il più grande sovversivo che sia mai venuto al mondo… Anche se Ebrei e Romani han creduto di averlo ucciso… io ti dico che il Galileo vive… vive e trionfa nei cuori umani, caldi di fede, come il re dell’amore».

La vittoria della Croce è la vittoria dell’amore di Cristo. Non vergogniamoci della Croce di Cristo! E non permettiamo che venga cancellata dalla società.

La scrittrice Natalia Ginzburg su «L’Unità» aveva dichiarato in un articolo intitolato Non togliete quel Crocifisso: «È là muto e silenzioso. C’è stato sempre. È il segno del dolore umano, della solitudine della morte. Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro destino. Il Crocifisso fa parte della storia del mondo».

Per noi credenti è segno di speranza. Vuol dire affrontare la vita con coraggio; vuol dire trasformare in energia morale le inevitabili difficoltà della nostra esistenza; vuol dire saper comprendere il dolore umano, e saper veramente amare.

Per questo la Croce sta al centro del cristianesimo! La Croce segna la nostra vita. Ma non è un segno di disperazione. Ci parla di misericordia; ci parla di amore; di risurrezione!

di Leonardo Sapienza
 

Il Vangelo in tasca

2 aprile, Domenica delle Palme

Prima lettura: Is 50, 4-7;
Salmo: 21;
Seconda lettura: Fil 2, 6-11;
Vangelo: Mt 26, 14 - 27, 66.