Dall’Onu l’ennesimo appello a contenere il riscaldamento climatico:
la finestra per intervenire è sempre più stretta

Grido d’allarme per il futuro del pianeta

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21 marzo 2023

Una guida pratica per «disinnescare la bomba ad orologeria climatica». Così il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha definito l’atteso rapporto dell’Ipcc (il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) sotto l’egida dell’Onu, diffuso ieri a nove anni dall’ultima pubblicazione. Nel rapporto, firmato da migliaia di scienziati provenienti da 195 Paesi, vi è la conferma che le emissioni di gas serra di origine umana, alimentate soprattutto dal perdurare della dipendenza dai combustibili fossili, stanno allontanando gli obiettivi sul contenimento del riscaldamento globale.

Senza un’inversione di rotta, l’aumento prolungato delle temperature causerà un incremento esponenziale nel numero di eventi climatici estremi come inondazioni, siccità e tempeste. E tali conseguenze colpiranno più duramente i Paesi a basso reddito, dove, secondo uno degli autori, il pericolo di morte per cause ambientali sarebbe 15 volte maggiore che nei Paesi sviluppati. Per gli esperti, «vi è una finestra utile sempre più stretta per assicurare un futuro sostenibile per il pianeta».

Il rapporto arriva alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua e della Conferenza dell’Onu dedicata a questo bene vitale per l’uomo, in programma da domani al 24 marzo a New York. Come scrive Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’, «il diritto all’acqua è determinante per la sopravvivenza delle persone e decide il futuro dell'umanità».


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