Il vescovo di Roma nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Trionfale per la celebrazione penitenziale
in occasione della “24 ore per il Signore”

Non un tribunale umano
ma abbraccio divino

 Non un tribunale umano ma abbraccio divino  QUO-065
18 marzo 2023

«Un incontro di festa, che guarisce; non un tribunale umano di cui aver paura, ma un abbraccio divino da cui essere consolati»: ecco per Papa Francesco cosa “deve essere” il sacramento della Riconciliazione. Lo ha detto a chiare lettere ieri pomeriggio nella parrocchia romana di Santa Maria delle Grazie al Trionfale, dove si è recato per presiedere la liturgia penitenziale di apertura dell’iniziativa quaresimale “24 ore per il Signore” promossa dal Dicastero per l’Evangelizzazione. A quasi quattro anni di distanza — l’ultima volta era stata il 7 aprile 2019 a San Giulio Papa a Monteverde, poi era esplosa la pandemia di covid-19 — il vescovo di Roma è tornato in una comunità parrocchiale della “sua” diocesi per incontrane i fedeli e confessarne dieci. E all’omelia, incentrata sulle figure del fariseo e del pubblicano, ha esortato a fare «un esame di coscienza» perché le anime di entrambi «abitano dentro di noi. Non nascondiamoci dietro l’ipocrisia delle apparenze — ha raccomandato —, ma affidiamo con fiducia alla misericordia del Signore i nostri errori».

L'omelia