In «Speranza contro speranza» di Nadežda Mandel’štam la denuncia del regime totalitario sovietico

La forza della poesia
Il coraggio di una donna

 La forza della poesia Il coraggio di una donna    QUO-063
16 marzo 2023
«Un poeta in Russia è più che un poeta» scriveva all’inizio degli anni Sessanta, Evgenij Evtuenko. Una realtà che non trova paralleli altrove. Perché solo nell’Unione Sovietica della dittatura comunista la poesia assume un valore che trascende la letteratura, innalzandosi quasi a paradigma morale. In quel regime totalitario al poeta sembra delegata la responsabilità di giudicare cosa sia giusto o sbagliato. Egli assurge a voce della coscienza collettiva, perché, in quanto intellettuale, non può far finta di non sapere e di non vedere. È la sua responsabilità, che richiede una scelta di campo: stare dalla parte del potere, e quindi assecondarlo, oppure dalla parte del popolo, e dunque denunciare abusi e violenze di chi governa. E nell’Urss del terrore staliniano ...

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