Spunti di riflessione

Il pianto di Dio

 Il pianto  di Dio  QUO-063
16 marzo 2023

«Gesù scoppiò in pianto» e i giudei, vedendo questo, dicevano: «Vedi come lo amava!».

Una pagina bellissima! Che mostra la grande umanità di Gesù. Di quel Gesù che pur essendo «la risurrezione e la vita» è anche «vero» uomo. Uomo come noi in tutto, tranne che nel peccato.

È bello vedere un Dio che non si vergogna di apparire umano; che non nasconde i propri sentimenti. Non si vergogna di piangere.

Abbiamo visto uomini e donne piangere per tante tragedie; mamme piangere per giovani figli morti in incidenti stradali; il Papa piangere per la guerra in Ucraina.

Oggi vediamo il pianto di Dio per la morte di un amico. In certe circostanze le parole non valgono. Dice un famoso scrittore: «Il Signore ha fatto la stessa cosa. Ha sofferto tutto prima di noi. Se noi teniamo la sua mano, non saremo mai soli» (Gilbert Cesbron).

Vedete: a volte la fede, senza lacrime, può apparire addirittura disumana. Anche Gesù sente la morte come un assurdo, un insulto, una cosa intollerabile, e condivide la nostra paura di fronte alla morte, al dolore.

Piange, Gesù, anche se dice: «Chiunque vive e crede in me non morirà in eterno». È bello avere un Dio che si commuove! Lo sentiamo più vicino a noi!

È bello leggere nell’Apocalisse: «Egli tergerà ogni lacrima dai nostri occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate» (21, 4).

È bello pensare all’immagine di Dio, che ci offre il Salmo 56: «I passi del mio vagare li hai contati, le mie lacrime nell’otre tuo raccogli». Dio non conserva l’acqua che, per un pastore nel deserto, è la cosa più preziosa. Conserva le lacrime, per far capire che non dimentica il dolore dell’uomo. Quelle lacrime che, spesso, versiamo nel silenzio della disperazione, sono raccolte dal Signore come perle preziose da conservare nel suo cuore, per restituirle trasformate in gioia.

Ricordate la parola di Gesù: «Beati voi che ora piangete, perché riderete» (Luca 6, 21).

Quando nella nostra vita ci capita di piangere, pensiamo al pianto di Gesù, e ricordiamo: «Nel giorno del giudizio verranno pesate solo le lacrime» (Emile Cioran).

di Leonardo Sapienza


Il Vangelo in tasca

26 marzo, V Domenica di Quaresima

Prima lettura: Ez 37, 12-14;
Salmo: 129;
Seconda lettura: Rm 8, 8-11;
Vangelo: Gv 11, 1-45.