I saluti ai fedeli
Appello per il Malawi colpito da un ciclone

Le parti in guerra
rispettino i luoghi religiosi

 Le parti in guerra  rispettino i luoghi religiosi  QUO-062
15 marzo 2023

Una richiesta «alle parti in guerra di rispettare i luoghi religiosi»: Papa Francesco l’ha formulata al termine della catechesi, salutando come di consueto i fedeli presenti in piazza San Pietro. A ispirare il suo appello non solo il costante pensiero al «martoriato popolo ucraino», ma anche le suore ortodosse della Lavra di Kyiv, perché — ha spiegato «le persone consacrate alla preghiera, di qualsiasi confessione, sono a sostegno del popolo di Dio». Nella circostanza il Pontefice ha anche ricordato le vittime del ciclone che nei giorni scorsi ha colpito il Malawi. L’udienza generale si è poi conclusa con il canto del Pater noster e la benedizione apostolica.

Saluto cordialmente le persone di lingua francese in particolare i giovani venuti dal Liceo e dai Collegi di Francia, nonché i pellegrini del Centro Madeleine Daniélou.

Fratelli e sorelle, in questo tempo di Quaresima preghiamo per tutti i cristiani affinché, in uno spirito di collaborazione fondato sul dialogo e sul rispetto della dignità di ciascuno, possano portare la speranza al nostro mondo odierno.

Dio vi benedica!

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti dalla Svezia e dagli Stati Uniti d’America. Auguro che questa Quaresima sia per voi e per le vostre famiglie un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale; invoco su tutti la gioia e la pace del Signore Gesù.

Saluto di cuore i pellegrini di lingua tedesca. Chiediamo qui, presso le tombe degli Apostoli, la grazia di testimoniare con passione e fedeltà il Vangelo di Gesù Cristo secondo il loro esempio, per la salvezza degli uomini e per la maggior gloria di Dio.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Dentro de unos días celebraremos la solemnidad de san José, patrono de la Iglesia universal. Pidamos a Dios, por intercesión de este querido santo, que nos ayude a ser apóstoles fieles y valientes, abiertos al diálogo y dispuestos a afrontar los desafíos de la evangelización. Quiero agradecer de una manera especial a todas las personas pertenecientes a los partidos políticos y referentes sociales de mi país, que se han unido para firmar una carta de saludo con motivo del décimo año del pontificado. Gracias por este gesto. Se me ocurre decirles — así como se han unido para firmar esta carta — qué lindo que se unan para hablar, para discutir y llevar la patria adelante. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Saluto i pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale il gruppo del Collegio Senhora da Boa Nova di Estoril, come pure quelli provenienti dal Brasile! Ognuno di noi è chiamato a essere Apostolo di Gesù Cristo. È la nostra vocazione battesimale. Chiediamo alla Regina degli Apostoli che ci aiuti a rispondere generosamente a questa chiamata. Dio vi benedica!

Saluto i fedeli di lingua araba. La vocazione cristiana è una chiamata comune, chiamata di coloro che hanno ricevuto il sacramento dell’Ordine, chiamata delle persone consacrate e di ogni fedele laico, uomo o donna, per svolgere il compito apostolico, in seno a una Chiesa in cui c’è diversità di ministero ma unità di missione. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male!

Saluto cordialmente tutti i polacchi. Il Concilio Vaticano ii ci ricorda che tutti i battezzati sono chiamati ad essere apostoli. Questo richiede una reale collaborazione tra la gerarchia e i fedeli laici, perché nella Chiesa c’è diversità di ministeri ma unità di missione. Vi invito a ripensare questi rapporti e a impegnarvi insieme per la nuova evangelizzazione della vostra Patria. Vi benedico di cuore.

Sono vicino alle popolazioni del Malawi, colpite nei giorni scorsi da un fortissimo ciclone. Prego per i defunti, i feriti, gli sfollati. Il Signore sostenga le famiglie e le comunità più provate da questa calamità.

E penso alle suore ortodosse della Lavra di Kiev: chiedo alle parti in guerra di rispettare i luoghi religiosi. Le suore consacrate, le persone consacrate alla preghiera — siano di qualsiasi confessione — sono a sostegno del popolo di Dio.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto il Gruppo Unitalsi di Prato, con il Vescovo Mons. Nerbini, le comunità parrocchiali di San Giovanni Incarico, Casal di Principe e Magenta, gli Scout di Latina, l’Istituto Paola Di Rosa di Lonato del Garda, l’Istituto Corrado Melone di Ladispoli, la Guardia di Finanza di L’Aquila.

Il mio pensiero va infine, come di consueto ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Tutti esorto a proseguire con impegno nell’itinerario quaresimale, affidandovi alla costante protezione di Maria. A Lei, Consolatrice degli afflitti e Regina della pace, affidiamo anche il martoriato popolo ucraino.

A tutti la mia benedizione.