Una nuova passione

Non basterebbe un’ora per approfondire la pagina di Vangelo di questa domenica; per gustarne la bellezza; per scoprire tutte le sfumature...

Se non vogliamo essere ciechi come i farisei, come gli Apostoli, come i genitori del cieco... chiediamo a Dio la sua luce, per vedere, per svegliarci. Bellissimo nella seconda lettura: «Svegliati, tu che dormi, e Cristo ti illuminerà!!!». Per uscire dalla nostra incoscienza spirituale.

Chiediamo a Dio di illuminarci, di darci l’intelligenza spirituale. Perché la fede è conoscenza. Ha detto con acutezza qualcuno: «I ciechi, questi lungimiranti!» (Elias Canetti).

Vede molto meglio e più lontano il cieco di tutti gli altri attori di questa pagina. E ci fa capire, anche, che «la cecità peggiore è la cecità del cuore» (Maometto).

Quanto deve lottare Gesù contro l’ostinazione e la durezza di cuore dei giudei, ma anche di quanti si ostinano a tenere gli occhi chiusi davanti alla sua luce!

Il cieco guarito capisce che Cristo non solo gli ha ridato la vista, ma ha acceso in lui una nuova passione. «Io credo, Signore!». Non solo gli ha concesso la grazia di incontrarlo, ma lo ha reso testimone.

Anche noi abbiamo incontrato Cristo. Anche noi dobbiamo essere posseduti dalla passione di far conoscere Cristo. Anche noi dobbiamo avere il coraggio della fede.

Proviamo a pensare: quanti nostri contemporanei diventerebbero discepoli di Cristo, scoprirebbero la fede, se noi cristiani fossimo meno mediocri!

Il Vangelo in tasca

19 marzo, iv Domenica di Quaresima

Prima lettura: 1 Sam 16, 1.4. 6-7. 10-13;
Salmo: 22;
Seconda lettura: Ef 5, 8-14;
Vangelo: Gv 9, 1-41.

di Leonardo Sapienza