«Il suo operato testimonia la ferma volontà di costruire una società nella quale nessuno resti indietro e questo costituisce per tutte le donne e gli uomini dell’Inail una fonte di grande ispirazione, che alimenta e sostiene il nostro sforzo a fare sempre meglio e di più nell’assolvimento della missione sociale dell’istituto». Così il presidente Franco Bettoni all’inizio dell’udienza ha presentato al Pontefice l’impegno dell’ente, nato nel 1933 nel solco dell’attività svolta sin dalla fine dell’Ottocento dalla Cassa nazionale infortuni, sorta per offrire tutela alle lavoratrici e ai lavoratori che dalle zone rurali del nascente Stato italiano si riversavano nelle città in cerca di occupazione. Il significativo ampliamento delle sue competenze ha affidato oggi all’Inail un ruolo centrale nel panorama del welfare nazionale, affiancando alla tradizionale connotazione di istituto assicuratore una serie di attività nell’ambito della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e del reinserimento familiare, sociale e lavorativo, con un’attenzione prioritaria al sostegno alle aziende per l’innalzamento dei livelli di sicurezza e al contrasto alla drammatica piaga degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
09 marzo 2023