La fine dimenticata di Claudio Amati, ragazzo ebreo a Primavalle

Un sorriso bonario
per nascondere il dolore

 Un sorriso bonario per nascondere il dolore  QUO-053
04 marzo 2023
Le vicende degli ebrei braccati a Roma tra il 1943 e il 1944, una volta quasi conclusa l’epoca dei testimoni diretti, non finiscono di riservare sorprese che, a di là del caso singolo, pongono all’attenzione la necessità di continuare a inseguire fili documentari, magari tenui per la modestia delle circostanze, per portare alla luce storie che meritano la memoria. Val la pena parlarne, finché un nome trascurato identifica una persona ingiustamente perseguitata. Difatti, nonostante le ricerche accurate del Centro di documentazione ebraica e di altre istituzioni abbiano restituito migliaia di nomi, nella rete capillare delle ricerche locali emerge un ragazzo finora non menzionato, Claudio Amati, presente per meno di un mese in un istituto nella periferia ovest della capitale. Se per alcuni particolari la ricerca ...

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