Il cammino della Quaresima

Libertà

 Libertà  QUO-053
04 marzo 2023
Una delle realtà più tristi nella nostra società è quella dei figli che crescono in carcere unicamente perché i loro genitori hanno commesso dei crimini, e così dei semplici bambini si trovano a pagare per colpe non loro, tra la totale indifferenza del mondo. Già 2.600 anni fa, per bocca del profeta Ezechiele, Dio stesso contestava tutto ciò contestando il proverbio popolare «I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati» (Ez 18, 2). Se uno sceglie di fare il male è inevitabile che il male avveleni e rovini la sua vita, ma il peso delle scelte sbagliate dei padri non deve ricadere sui figli esattamente come il peso delle scelte sbagliate dei figli non deve ricadere sui padri. E per chi sbaglia? Non c’è forse più alcuna via ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati