La preghiera nel video mensile del Papa

Per le vittime di abusi

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03 marzo 2023

Una stanza con tanti quadri in cui sono rappresentati dei fiori. Pareti viola, poca luce, molte ombre e toni di colore cupi. Con delle tende che impediscono ai raggi del sole di entrare. Inizia così il video diffuso ieri pomeriggio dalla Rete mondiale di preghiera del Papa. Rispecchia il dramma per il quale Francesco ha scelto l’intenzione per il mese di marzo: «per le vittime di abusi». Un breve filmato che, a differenza delle altre uscite, è di animazione ed è stato realizzato dalla Rete insieme all’artista italiano Hermes Mangialardo.

Di fronte agli abusi, afferma il Papa, «specialmente quelli commessi da membri della Chiesa, non basta chiedere perdono. Chiedere perdono è necessario, ma non basta», perché «chiedere perdono è una cosa buona nei confronti delle vittime, ma sono loro che devono stare “al centro” di tutto».

Ed è l’oscurità, quel grigio e nero che la luce del sole non può far scomparire, a far appassire i fiori raffigurati nei quadri. Si tratta di dipinti variegati, policromatici: alcuni definiti nei particolari, altri sembrano tratteggiati da bambini. Sono il simbolo di ogni vita, unica e irripetibile, che è stata calpestata e soffre.

Se ne fa eco il Pontefice, parlando di quanti sono vittime di abusi: «Il loro dolore e i loro danni psicologici possono iniziare a guarire se trovano risposte: azioni concrete, per riparare agli orrori che hanno subìto ed evitare che si ripetano». In questo contesto, la Chiesa «non può cercare di nascondere la tragedia degli abusi, di qualunque tipo siano. Non vanno nascosti nemmeno gli abusi in famiglia, nei club, in altri tipi di istituzioni. La Chiesa deve essere un esempio per aiutare a risolverli e per portarli alla luce, nella società e nelle famiglie». È la Chiesa che «deve offrire spazi sicuri per ascoltare le vittime, accompagnarle psicologicamente e proteggerle». Da qui l’invito a pregare «per quanti soffrono a causa del male ricevuto da parte di membri della comunità ecclesiale: perché trovino nella Chiesa stessa una risposta concreta al loro dolore e alle loro sofferenze».

Nel video si accende la speranza quando tutti gli ambienti, seppur diversi tra loro ma accomunati dal buio, all’improvviso si riaprono alla vita. Le tende della stanza principale si aprono, facendo entrare i raggi del sole che non solo dissipano le ombre ma permettono ai fiori di ricominciare a vivere, a crescere, rinvigorendosi.

Questo mese il video in italiano è disponibile in due versioni, entrambe sottotitolate: quella con la voce originale del Papa, in spagnolo, e quella con l’oversound in italiano, con la voce dei giornalisti di Vatican Media.

Diffuso attraverso il sito www.thepopevideo.org, il filmato tradotto in 23 lingue e con una copertura stampa in 114 Paesi è stato creato e prodotto dalla Rete mondiale di preghiera in collaborazione con l’agenzia La Machi e il Dicastero per la comunicazione.


Con il sostegno e la cura


L’abuso si presenta in molte forme e il suo impatto è spesso silenzioso e invisibile. Chi subisce un abuso sperimenta un livello di trauma difficile da comprendere per gli altri, in parte perché ogni vittima e ogni sopravvissuto lo vive in modo diverso. Gli eventi dannosi toccano l’anima e lo spirito in modi unici e indefinibili. 

Papa Francesco fa spesso riferimento alla dignità della persona umana. Per le vittime di abusi, questa dignità è stata violata. Un abuso può lacerare l’anima stessa di una persona. Il dolore emotivo e spirituale persiste a lungo anche dopo che le ferite fisiche sono guarite. Con un sostegno e una cura attenti, queste ferite invisibili possono essere curate, ripristinando nelle vittime una forza rinnovata. Come accade in molti traumi, per gli amici e i familiari benintenzionati è difficile trovare parole di conforto. Ma possiamo sempre fornire un sostegno attraverso la preghiera. Ogni giorno di questo mese siamo accanto a coloro che sono stati feriti con questa preghiera, preparata dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti: «Dio di amore infinito, sempre premuroso, sempre forte, sempre presente, sempre giusto, hai dato il tuo unico Figlio per salvarci con il suo sangue sulla croce. Gesù gentile, pastore di pace, unisci alla tua sofferenza il dolore di tutti coloro che sono stati feriti nel corpo, nella mente e nello spirito da coloro che hanno tradito la fiducia in loro riposta. Ascolta il grido dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che sono stati feriti gravemente e il grido di coloro che li amano. Calma i loro cuori inquieti con la speranza, rassicura i loro spiriti scossi con la fede. Concedi loro di avere  giustizia per la loro causa, illuminata dalla tua verità. Spirito Santo, consolatore dei cuori, guarisci le ferite del tuo popolo e rendi integro ciò che è rotto. Concedici il coraggio e la saggezza, l’umiltà e la grazia di agire con giustizia. Infondi saggezza alle nostre preghiere e ai nostri sforzi. Concedi a tutti coloro che sono stati vittime di abusi di trovare pace nella giustizia. Te lo chiediamo per Cristo, nostro Signore. Amen».

Molly Fara
Rete mondiale di preghiera del Papa (Stati Uniti)