Covid: inchiesta a Bergamo su errori e ritardi

La colonna di camion militari carichi di  bare lascia Bergamo, 19 marzo 2020.
ANSA/ Fabio Conti
03 marzo 2023
Roma , 3. Epidemia colposa aggravata, omicidio colposo plurimo, rifiuto di atti di ufficio e falso: sono queste le ipotesi di reato contestate a 19 persone e che riguardano l’esplosione della pandemia da covid a Bergamo e provincia, che provocò migliaia di morti tra febbraio e aprile 2020. Sotto inchiesta, tra gli altri, l’allora presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Secondo l’accusa, se fosse stata dichiarata prima la “zona rossa”, si sarebbero evitati migliaia di decessi. Intanto, Fratelli d’Italia chiede una Commissione parlamentare d’inchiesta.

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