Un cuore palpitante
cerca il volto di Dio

Sotto un «ampio palpito sonoro», come quello di «tinnule campane» (Giovanni Pascoli, Campane a sera), si apre la messa della seconda domenica di Quaresima. Ma non si tratta di rintocchi al vespro da un campanile: è il grido del cuore che sale a Dio dicendo: «Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”. Il tuo volto io cerco, o Signore. Non nascondermi il tuo volto» (Salmi, 27, 8-9). Per secoli la Chiesa ha cantato, in questa domenica, i canti del mercoledì precedente. All’inizio di ogni stagione si celebravano i giorni delle Tempora e, il mercoledì, venerdì e sabato della prima settimana di Quaresima erano, per questo, consacrati con preghiera e digiuno alla santificazione del tempo. Ricordavano ai fedeli l’arrivo della primavera: «Come il creato in questa ...