Non si fermano le ricerche
dei dispersi dopo il naufragio

Crotone , 27. Una madre che continua disperatamente a gridare il nome del figlio, guardando in direzione del mare in tempesta. Il vento che, con la sua forza, rischia di sollevare le lenzuola bianche poste, in una lunga sequela, come copertura pietosa dei cadaveri. I resti in legno di un vecchio motopeschereccio che pare impossibile aver potuto trasportare almeno 150 migranti, forse 200, prima di spezzarsi in due dopo essere andato a sbattere contro gli scogli, spinto dalla furia delle acque, forza 3, con onde alte due metri. Sono le immagini apocalittiche dell’ultima tragedia del mare, nello Ionio, al largo della costa calabrese di Crotone, località Steccato di Cutro. Man mano che i soccorritori, tra cui tanti volontari e semplici cittadini, hanno iniziato all’alba di ieri a ricuperare i cadaveri spinti dalla marea sulla ...