
«Stamattina ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese, presso Crotone. Già sono stati recuperati quaranta morti, tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti. Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle». Queste le parole con cui ieri, all’Angelus, Papa Francesco ha ricordato la tragedia di Cutro, il cui bilancio, purtroppo si è aggravato. Finora le vittime accertate sono 64 e ci sono ancora dispersi. Un’ottantina i superstiti.
Si tratta di una tragedia, l’ennesima, che non può e non deve lasciare indifferente nessuno. Le pagine del «Primo piano» di oggi — attraverso la cronaca, le testimonianze e le reazioni a quanto accaduto —, vogliono offrire lo spazio per una riflessione collettiva. E per un esame di coscienza da parte tutti, perché tutti siamo responsabili della vita dei nostri fratelli.
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