Quella di terra è troppo faticosa per i bambini, spiega Daniela Pompei della Comunità di Sant’Egidio

La rotta marittima è scelta perlopiù da famiglie

A view taken on February 26, 2023 shows debris of a shipwreck washed ashore in Steccato di Cutro, ...
27 febbraio 2023
È il «dramma» di chi fugge da guerre, violenze, instabilità, violazioni dei diritti umani, conseguenze catastrofiche dei cambiamenti climatici. «A scegliere i viaggi in mare sono principalmente i nuclei familiari», per «avventurarsi in traversate gestite da trafficanti di uomini», nella speranza «di una vita migliore, soprattutto per i più piccoli». Daniela Pompei è la responsabile della Comunità di Sant’Egidio per i servizi ai migranti, promotrice e coordinatrice del programma sui corridoi umanitari. Ben conosce la rotta migratoria dalla Turchia: il barcone affondato nelle acque calabresi era partito da Smirne. Da quell’area, secondo l’Onu, proviene circa il 20 per cento degli arrivi in Italia. I trafficanti turchi utilizzano barconi in legno di più ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati