Migliaia di bambini
in condizioni disperate

Ankara , 25. È uno scenario straziante quello disegnato dal portavoce dell’Unicef, James Elder, a quasi venti giorni dal devastante sisma che ha colpito la Turchia e la Siria. «Le famiglie dormono per strada, in centri commerciali, scuole, moschee, stazioni degli autobus e sotto i ponti — scrive in una nota —. Ciò significa che sono esposte alle intemperie in un periodo dell’anno in cui le temperature sono molto rigide». Il pensiero di Elder va, in particolare, ai minori: «L’Unicef teme che molti migliaia di bambini siano rimasti uccisi» dal sisma, poiché «crescono le notizie sul numero di minori che soffrono di ipotermia e infezioni respiratorie». D’altronde, le statistiche non mentono: nelle dieci province turche colpite dal terremoto vivevano 4,6 milioni di bambini, mentre in ...