Spunti di riflessione

La vera gioia

 La vera gioia  QUO-045
23 febbraio 2023

Sant’Agostino scriveva: «Questa è la felicità: godere in te, di te, per te: questa e non altra... Tu stesso sei la loro gioia, Signore».

È la gioia che sperimentano Pietro, Giacomo e Giovanni (Vangelo). Infatti Pietro esclama: «È bello per noi stare qui». La gioia, la vera bellezza la possiamo godere solo quando siamo davanti a Dio. Quando ascoltiamo la sua parola. Quando ci lasciamo trasfigurare dalla sua luce.

Ma poiché questa potrebbe rappresentare una tentazione, per il cristiano; potrebbe sembrare un astrarsi dalla realtà, Gesù dice: scendiamo, torniamo in mezzo agli altri. Torniamo alla vita di tutti i giorni, con le sue asprezze, le sue difficoltà...

La montagna è bella, ma il luogo del nostro vivere quotidiano è la strada, con la sua banalità, le sue contraddizioni.

La fede è impastata di luce e di oscurità. Di certezze e di dubbi. Di sicurezze e di tormenti. Bisogna scendere dalla montagna. Bisogna uscire dalla chiesa e tornare in mezzo agli altri per portare anche a loro un po’ della bellezza, della gioia, della grazia che abbiamo gustato noi.

Non abbiamo il diritto di essere felici da soli! Pascal diceva: «La felicità è una merce meravigliosa: più se ne distribuisce, più se ne ha». Se sei felice, fai felici anche gli altri: il felice vuol solo vedersi dei felici intorno.

Il segreto della felicità è questo: trovare la propria gioia nella gioia di un altro. Rendere felici gli altri è la felicità più pura di questo mondo.

E, soprattutto in questo momento, Dio solo sa quanto ce n’è bisogno! La felicità è la sola cosa che si è sicuri di avere quando la si è donata.

di Leonardo Sapienza


Il Vangelo in tasca

Domenica 5 marzo, II del Tempo di Quaresima

Prima lettura: Gn 12, 1-4;
Salmo: 32;
Seconda lettura: 2 Tm 1, 8-10;
Vangelo: Mt 17, 1-9.