Carlo, Luca e l’opera visionaria del padre

Mario Verdone, lassù qualcuno ama (ancora)
il cinema

   Mario Verdone, lassù qualcuno  QUO-044
22 febbraio 2023
Qualcuno lo amò subito, felice come un bambino sorpreso da un regalo. Lev Tolstoj spalancò subito le braccia al cinema, alle fotografie animate, allo spettacolo che «nessuno aveva mai visto» e che prendeva forma, al morire dell’Ottocento, in botteghe e tendoni adattati all’intrattenimento «meraviglioso» del popolo. Leopoldo Fregoli, padre del trasformismo teatrale, si alleò con quel nuovo strumento, fabbrica di ombre mute che faceva cantare e ragionare, doppiandole tutte, da solo, in diretta. Altri, come Chesterton, lo parcheggiarono con sufficienza sul binario morto della tecnica con poca, o niente affatto, anima: un abusivo figlio di tempi votati all’esagerazione e alla velocità. Baudelaire, poi, lo aveva già inchiodato ante litteram ai limiti della fotografia, industria ...

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