Il Papa ringrazia l’Alleanza biblica universale per l’attività di diffusione delle Scritture

La Parola proclamata
e vissuta in un mondo sordo alla voce di Dio

 La Parola proclamata e vissuta in un mondo sordo alla voce di Dio  QUO-039
16 febbraio 2023

«In un mondo spesso sordo alla voce di Dio» è encomiabile il lavoro di diffusione delle Sacre Scritture «attraverso la pubblicazione di testi in varie lingue e la loro distribuzione nei diversi continenti», anche laddove i cristiani sono perseguitati o costretti a fuggire. Lo ha detto il Papa ricevendo stamane nella Biblioteca privata una delegazione dell’Alleanza biblica universale.

Cari fratelli e sorelle!

Ringrazio per il saluto il Rev.do Dirk Gevers, Segretario generale dell’Alleanza Biblica Universale. Rivolgo il mio benvenuto a tutti voi e al Cardinale Koch che vi accompagna. «La grazia del Signore Gesù sia con voi. Il mio amore con tutti voi in Cristo Gesù» (1 Cor 16, 24).

Il libro degli Atti degli Apostoli narra la diffusione della Parola di Dio dopo l’evento pasquale. Dopo la Pentecoste, con la forza e la guida dello Spirito Santo, gli Apostoli diffondono il kerygma, spiegano il significato delle Scritture alla luce del mistero di Gesù Cristo e mettono in guardia da coloro che la utilizzano con cattive disposizioni o per interessi meschini.

Le vicissitudini della Chiesa nascente sono simili a quelle dei nostri giorni. La Parola viene proclamata, ascoltata e vissuta in circostanze favorevoli e sfavorevoli, per vie diverse e con espressioni diverse, affrontando gravi difficoltà e persecuzioni, in un mondo spesso sordo alla voce di Dio.

La Chiesa nascente vive della Parola, la proclama e, perseguitata, fugge con essa come suo unico bagaglio. Così, le persecuzioni diventano occasioni per diffondere la Parola, mai per dimenticarla. Il caso del diacono Filippo è emblematico: la persecuzione lo spinge ad andare in Samaria e, arrivato là, non parla del suo dolore, ma predica Cristo e guarisce i malati, «e vi fu grande gioia in quella città» (At 8, 8).

Penso a tanti cristiani che, nel nostro tempo, sono costretti a fuggire dalla loro terra. Uomini e donne che, come i primi credenti, fuggono portando con sé la Parola ricevuta. Custodiscono la loro fede come il tesoro che dà senso alle circostanze dure, a volte terribili che devono affrontare: abbracciando la croce di Cristo venerano la Parola di Dio che «dura per sempre» (Is 40, 8; cfr. 1 Pt 1, 23-25).

Ma il libro degli Atti ci mette anche in guardia. Filippo, nella sua missione, si confronta anche con l’incapacità di comprendere e ricevere la Parola di Dio di due suoi interlocutori. In circostanze molto diverse, ambedue hanno accesso alla Parola, ma Simone il Mago è così pieno di sé che si preclude la possibilità di ricevere il dono di Dio; l’Etiope, invece, è assetato di Dio e non solo comprende la Parola attraverso il ministero di Filippo, ma gli chiede il Battesimo, lo riceve, e prosegue il suo viaggio da cristiano e — dice il testo — «pieno di gioia» (At 8,39).

Cari fratelli e sorelle, la “corsa” della Parola di Dio prosegue anche oggi, e voi, con la vostra attività, vi ponete al suo servizio. La diffusione della Bibbia attraverso la pubblicazione di testi in varie lingue e la loro distribuzione nei diversi continenti è un’opera encomiabile. I dati che pubblicate sono significativi; e mi rallegra sapere che questo compito dell’Alleanza Biblica viene svolto sempre di più in collaborazione con molti cattolici in molti Paesi.

Chiedo allo Spirito Santo di guidare e sostenere sempre il vostro servizio. Lui, infatti, è capace di rivelare le profondità di Dio, in modo tale che quanti si accostano al testo sacro «giungano all’obbedienza della fede» (Rm 16, 26), all’incontro con Dio, per mezzo di Gesù Cristo (cfr. v. 27).

Vi ringrazio per questa visita e invoco di cuore su di voi e sul vostro lavoro la benedizione del Signore. E vi chiedo per favore di pregare per me. Grazie.