Aiuto senza distinzioni

Senza cibo e medicinali, le linee di telecomunicazioni interrotte, il carburante scarso: così la popolazione del Tigray, regione settentrionale dell’Etiopia, ha vissuto gli ultimi due anni. La guerra tra l’esercito federale, sostenuto da gruppi di milizie amhara e dall’Eritrea, e i soldati del Fronte popolare di liberazione del Tigray, ha duramente messo alla prova uomini, donne, bambini e anziani che sono stati privati di tutto quanto è essenziale per condurre una vita normale. Il bilancio di due anni di combattimenti è terribile. Stime delle Nazioni Unite parlano di 800.000 morti, tra militari e civili, e di 2 milioni e mezzo di sfollati e rifugiati, fuggiti dalle loro case per cercare un po’ di sicurezza in regioni confinanti o, addirittura, all’estero. In questo contesto difficile Medici con l’Africa Cuamm, tra ...