Siria - Turchia

Quale futuro?

Syrian woman Amina Raslan sits with her son and her grandchildren, at her son's partially damaged ...
14 febbraio 2023

Dopo oltre 200 ore dal terribile sisma che ha colpito le aree di confine tra Turchia e Siria, c’è ancora spazio per miracolosi salvataggi tra le macerie: singole storie di speranza nella vastità della devastazione di un terremoto che ha causato circa 40.000 vittime. Ma la “finestra” di tempo per i salvataggi si sta inesorabilmente chiudendo e si apre ora la fase dell’emergenza umanitaria: dare assistenza per permettere di andare avanti a milioni di persone rimaste senza una casa. Lo ha confermato l’assistente del segretario generale Onu per gli aiuti umanitari, Martin Griffiths, il quale in visita ad Aleppo — città simbolo di una devastazione che si somma a quella già in essere dopo 12 anni di conflitto in Siria — ha sottolineato che «ora il nostro obbligo è la fase umanitaria, ovvero l’urgenza di fornire riparo, assistenza psicosociale, cibo, istruzione e un senso del futuro per queste persone». Sempre l’Onu ha parlato nei giorni scorsi di oltre 5 milioni di sfollati in Siria, un’emergenza che inevitabilmente si somma alle profonde difficoltà già esistenti a causa del conflitto decennale.