Quel discrimine (invisibile)
11 febbraio 2023
Quando il romanzo Madame Bovary si rivelò un clamoroso successo, Gustave Flaubert finì per detestare la sua creatura e, avido di gloria, decise di esibire le sue credenziali dichiarando: «Madame Bovary sono io!». Non poteva fare altrimenti, perché critica e pubblico, così entusiasti dell’infelice eroina, avevano dimenticato l’autore, relegandolo nell’oblio. Stessa sorte, sul filo dell’ironia, è toccata a Georges Simenon (nasceva il 13 febbraio 1903) che dovette gestire il successo legato al commissario Maigret — tra l’altro potenziato sullo schermo dalle iconiche interpretazione di Jean Gabin e di Gino Cervi — per evitare che la sua identità e statura di scrittore non venissero lese. Ma scelse la via opposta a quella di Flaubert: ovvero prese in modo perentorio le distanze dalla sua ...
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