Quella presenza costante
che facciamo finta
di ignorare

Morte — al maschile — è stato licenziato e dovrà morire. Le potenze invisibili, che Lui stesso non conosce, lo accusano di una grave caduta professionale, per così dire. Ha dato segni, impercettibili, iniziali ma precisi, di empatia con il raccolto. Dove il raccolto siamo noi. Ognuno di noi, una spiga da mietere al momento stabilito e da accompagnare al grande confine, al di là del quale c’è l’ignoto. Senza sbavature emotive o domande esistenziali. Mietitore, spighe, raccolto, consegna. Il grande meccanismo dell’universo deve continuare a macinare la vita di ogni vivente. Nell’indifferenza dell’ineluttabile, nulla deve mutare le regole alle quali apparteniamo e per le quali siamo incidenti. Lo stesso Morte, nella coreografia della sua divisa da lavoro e l’outstanding dei suoi due metri di scheletro ...