Spunti di riflessione

Credere all’incredibile

 Credere all’incredibile  QUO-033
09 febbraio 2023

Ancora una volta la Parola di Dio sembra proporre un programma astratto, fuori dalla nostra portata: «Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio sono santo» (prima lettura).

E, ancora: «Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Vangelo). Proposte inaudite! Ma, invece, è semplicemente la perfezione della carità, dell’amore, che compatisce e perdona.

Gesù ci invita a credere all’incredibile: amate i vostri nemici! «Amatevi, altrimenti vi distruggerete. È tutto qui il Vangelo» (Turoldo), sembra dirci Gesù.

Si vanno ripetendo casi, anche in Italia, di chiese sconsacrate che vengono usate per scopi commerciali o di spettacolo. Vedete: un cuore vuoto d’amore è come una chiesa sconsacrata, non più adatta al culto di Dio.

Il cristiano che porge l’altra guancia, non restituisce le offese, prega per i nemici, non è un essere eccezionale. È uno che fa soltanto quello che deve fare!

Se io mi professo cristiano, e non parlo il linguaggio dell’amore, del perdono, della non violenza, io dico il falso. Qualcuno potrebbe pensare: «Ma se tutti facessero così, dove andremmo a finire?» Semplice! Se questi comportamenti diventassero comuni, andremmo a finire… nel Vangelo! E, allora, la nostra situazione sarebbe felice! Perché imiteremmo Dio.

Cosa fa Dio? Lo abbiamo sentito nel Vangelo: «Fa sorgere il suo sole sopra i cattivi e sopra i buoni, a fa piovere sui giusti e sugli ingiusti».

Ecco l’originalità di un cristiano. Il cristiano o è un originale a fatti, non a parole, o non è cristiano!

di Leonardo Sapienza


Il Vangelo in tasca

Domenica 19 febbraio, vii del Tempo ordinario

Prima lettura: Lv 19, 1-2.17-18;
Salmo: 102;
Seconda lettura: 1 Cor 3, 16-23;
Vangelo: Mt 5, 38-48.