Una catena di solidarietà in Anatolia per assistere la popolazione colpita dal sisma

Soccorrere tutti.
Perché l’emergenza
non fa differenze

A Syrian man who was injured in a deadly earthquake sits among family members in a make-shift ...
08 febbraio 2023
In questo momento particolarmente tragico non è umano fare distinzioni. «Si cerca di aiutare tutti» perché l’emergenza non fa differenze: cristiani e musulmani, cittadini turchi e rifugiati siriani, afghani, iracheni e, da qualche tempo, anche iraniani. John Farhad Sadredin, responsabile di Caritas Anatolia, che copre la quasi la metà del territorio turco, si trova a Iskenderun, dove il mare ha invaso la città e sono crollati almeno duecento edifici e due ospedali. Secondo Sadredin, che avevamo già interpellato ieri per un primo aggiornamento, sono necessari piena collaborazione e molte risorse perché i bisogni sono enormi. Agli sfollati turchi la Caritas sta provvedendo in queste ore a garantire un pasto caldo, una coperta, un riparo. «Come Chiesa — ha ricordato — abbiamo ...

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