Minimalia

Il barocco e Ariosto

 Il barocco e Ariosto  QUO-031
07 febbraio 2023
Non si limitò il Barocco a contrastare l’impatto e l’influenza dell’Orlando furioso, ma si spinse ad esortare i lettori a ignorare completamente l’Ariosto, reo di aver scompaginato l’ordinata e regolata narrativa del Tasso. Tale posizione tradisce la miopia culturale che segnò il Seicento formalista, artificioso e sterile: l’originalità dell’Ariosto, che si specchiava anzitutto in uno stile modulato e al contempo innervato di acuti espressivi, non poteva tornare gradito a un ambiente codino, restio a spunti che deviassero da un registro riconosciuto e collaudato. Di conseguenza, sotto l’imperante Barocco, si registrò un netto decrescere delle edizioni dell’Orlando furioso: ne furono stampate ventiquattro fino al 1631, sette fra il 1631 e il 1679. Bisognerà attendere il 1713 per rivedere un Orlando ...

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