Quella gioia incontenibile nonostante il sole cocente

 Quella gioia incontenibile nonostante il sole cocente  QUO-030
06 febbraio 2023

Papa Francesco ha concluso ieri, domenica 5 febbraio, la sua visita in Africa con un appello a «deporre le armi», lanciato durante la messa celebrata nella capitale del Sud Sudan alla presenza di oltre centomila fedeli in festa. È stato l’appuntamento conclusivo del suo 40° viaggio apostolico: una visita di sei giorni nel segno della pace e della riconciliazione, iniziata nella Repubblica Democratica del Congo, e proseguita come pellegrinaggio ecumenico a Giuba.

Dopo essersi congedato dal personale e dai benefattori della nunziatura apostolica che lo ha ospitato in questi giorni — lasciando in dono una formella della medaglia commemorativa del viaggio e un calice —, il Pontefice ha raggiunto in automobile il mausoleo “John Garang”.

Sotto un sole cocente fin dal primo mattino, ha compiuto un giro tra la folla a bordo della papamobile, accompagnato dall’ordinario locale, l’arcivescovo Mulla.

Tra bandiere, magliette colorate e qualche strumento musicale, tutti hanno salutato il passaggio della vettura con gioia incontenibile. E di fatto l’afflusso di persone nell’area è proseguito anche durante il rito. Francesco ha benedetto e salutato in particolare le numerose donne e i bambini molto piccoli che erano presenti nella grande piazza, i cui cancelli d’ingresso erano stati aperti alle 5.30 del mattino dalle autorità locali. Agli angoli dei settori, divisi dalla sicurezza con apposite barriere, la distribuzione di bottiglie d’acqua era incessante.

Alla presenza del presidente della Repubblica sud sudanese Salva Kiir Mayardit, il Papa ha presieduto la celebrazione eucaristica in lingua inglese nella quinta domenica del Tempo ordinario. Le preghiere dei fedeli sono state elevate in arabo, dinka, bari, nuer e zande.

«Sono giunto alla fine di questo pellegrinaggio», ha detto tra l’altro Francesco a conclusione del rito, dopo il saluto rivoltogli dall’arcivescovo di Juba. «Desidero esprimere la mia gratitudine per l’accoglienza ricevuta e per tutto il lavoro svolto per preparare questa visita», ha aggiunto tra gli applausi e la commozione che si è trasformata in lacrime di molti dei fedeli presenti.

Dalla sagrestia, infine il Papa si è trasferito all’aeroporto internazionale della capitale del Sud Sudan per la cerimonia di congedo. In un’altra auto, hanno raggiunto lo scalo anche l’arcivescovo Welby e il pastore Greenshields. Il corteo papale è arrivato all’aeroporto intorno alle 11.15 locali. Qui Francesco ha incontrato in privato il capo dello Stato per alcuni minuti, prima di salire sul velivolo che lo ha ricondotto a Roma insieme ai due leader cristiani che lo hanno accompagnato in questo pellegrinaggio ecumenico di pace.

In onore della visita di Papa Bergoglio, il governo sud sudanese, insediatosi nel 2011, ha deciso di dedicargli una strada della capitale, che parte da Kololo Junction square e prosegue fino alla nunziatura apostolica, passando per le sedi diplomatiche dell’Unione europea e degli Stati Uniti d’America.

dalla nostra inviata
Silvina Pérez