Nel discorso del presidente

L’impegno ad attuare l’Accordo del 2018
e a riprendere i colloqui

 L’impegno ad attuare l’Accordo del 2018  e a riprendere i colloqui  QUO-029
04 febbraio 2023

Pubblichiamo in una traduzione italiana il discorso pronunciato dal presidente della Repubblica del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit, all’inizio dell’incontro nel giardino del Palazzo presidenziale.

Santità,

Papa Francesco, Capo della Chiesa Cattolica e Sovrano dello Stato Città del Vaticano,

Reverendissimo Dott. Justin Welby, Arcivescovo di Canterbury,

Reverendo Dott. Iain Greenshields, Moderatore dell’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia,

Eccellenze, Capi di Stato e di Governo,

Membri del Corpo Diplomatico,

Leader religiosi e Rappresentanti di organizzazioni confessionali in Sud Sudan,

Distinti ospiti, signore e signori,

Permettetemi, a nome del Governo e del popolo del Sud Sudan, di porgere a lei Santità Papa Francesco, e alla sua delegazione, un caloroso benvenuto nella Repubblica del Sud Sudan. Santità, è la prima volta nella nostra storia che il Capo della Chiesa cattolica visita il Sud Sudan. La sua presenza tra noi, oggi, è una pietra miliare storica per il nostro Paese.

A nome del Governo, del popolo del Sud Sudan e naturalmente anche a mio nome, desidero esprimerle, Santità, la mia profonda gratitudine per aver mantenuto la sua promessa di farci visita. La sua presenza avrà un impatto positivo sulla nostra coscienza nazionale e sulla pace nel nostro Paese.

Santità,

Desidero salutare e dare il benvenuto anche ai Capi di Stato e di Governo che oggi sono qui con noi. Saluto e porgo il benvenuto agli ambasciatori accreditati presso la Repubblica del Sud Sudan, ai membri delle organizzazioni internazionali, ai membri del clero, alle organizzazioni della società civile che sono presenti qui in questa importante occasione.

È mia sincera speranza che la nostra ricerca della pace e della riconciliazione sia aiutata dal pellegrinaggio ecumenico nella Repubblica del Sud Sudan compiuto dal Santo Padre, Papa Francesco, dall’arcivescovo di Canterbury, il dottor Justin Welby, e dal moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, il dottor Iain Greenshields.

La storica visita di queste eminenti guide cristiane deve spingerci a impegnarci in una profonda riflessione sulla nostra storia recente, specialmente in riferimento al nobile compito di consolidamento della pace e agli importanti progetti di riconciliazione e perdono tra la nostra gente.

Eccellenze,

Nell’aprile 2019, durante il ritiro spirituale tenuto in Vaticano, lei Santità, ha baciato i nostri piedi e ci ha chiesto di rimanere in pace. Ci ha anche detto, dal profondo del cuore, di andare avanti. Quel raro gesto di umiltà non è stato vano. Quando lei ha baciato i nostri piedi, mio fratello, il dottor Riek Machar, si trovava fuori dal Paese. Oggi, il dottor Riek e io siamo seduti qui a lavorare insieme per attuare l’Accordo di pace rivitalizzato firmato nel 2018.

Santità,

Sono consapevole delle grandi aspettative riguardo all’attuazione di questo Accordo di pace. So che non tutti sono soddisfatti dell’implementazione dell’Accordo di pace rivitalizzato, ma la cosa importante è che noi, parti dell’Accordo, stiamo lavorando insieme in spirito di dialogo per superare le sfide che abbiamo di fronte, e continueremo a impegnarci fino a quando la pace sarà saldamente consolidata in Sud Sudan.

Eccellenze,

Guidati dal nostro profondo desiderio di un processo politico inclusivo e dalla necessità di creare istituzioni in cui le voci dei cittadini vengano ascoltate, lo scorso settembre abbiamo sviluppato la Roadmap-2022 che prolunga di 24 mesi il periodo di transizione.

Lo abbiamo fatto per darci tempo per creare istituzioni che consentano di tenere elezioni trasparenti e credibili, che sono l’atto finale dell’Accordo di pace rivitalizzato. Il fatto che la Roadmap sia stata sviluppata esclusivamente dalle parti dell’Accordo è di per sé un segnale incoraggiante nel nostro cammino verso la maturità politica. E posso affermare con certezza che useremo la Roadmap per far procedere velocemente l’attuazione dei provvedimenti in sospeso dell’Accordo di pace rivitalizzato e per costruire sui successi già ottenuti, come l’addestramento di forze militari unificate.

Santità,

Eccellenze,

In onore della storica visita del Santo Padre Papa Francesco nel nostro Paese, e del fatto che abbiamo dichiarato il 2023 anno di Pace e di Riconciliazione, annuncio ufficialmente l’interruzione della sospensione dei colloqui di pace di Roma con i gruppi di resistenza. Spero che i miei fratelli dei gruppi di opposizione sud sudanesi non firmatari ricambino questo gesto e s’impegnino sinceramente con noi per raggiungere una pace inclusiva nel nostro Paese.

Per concludere, vorrei ancora una volta ringraziare lei, Santità Papa Francesco, e la sua delegazione, per aver benedetto il nostro Paese con questo pellegrinaggio. Desidero ringraziare di cuore anche l’arcivescovo di Canterbury e il moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia per la solidarietà ecumenica che hanno dimostrato al nostro Paese. Spero che la loro interazione con noi nei prossimi due giorni dia l’energia e le benedizioni che ci spingeranno oltre il traguardo nel nostro cammino verso un Sud Sudan pacifico e prospero.

Grazie a tutti, e possa Dio Onnipotente benedire tutti voi e il nostro Paese, il Sud Sudan.