Il monito fermo e ostinato del Papa risuona davanti ai leader politici e ai rappresentanti della società
e della Chiesa del Sud Sudan

Basta guerra
È l’ora della pace

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04 febbraio 2023

«È l’ora di dire basta, senza “se” e senza “ma”: basta sangue versato, basta conflitti, basta violenze e accuse reciproche su chi le commette, basta lasciare il popolo assetato di pace. Basta distruzione, è l’ora della costruzione!». Ripete più volte la parola “basta” Papa Francesco per esortare il Sud Sudan a gettarsi «alle spalle il tempo della guerra» affinché nel Paese «sorga un tempo di pace». Nel primo discorso, pronunciato ieri pomeriggio nel palazzo presidenziale a Giuba, il Pontefice ha sintetizzato i temi principali della seconda tappa del suo viaggio in Africa, vivendola come «pellegrinaggio ecumenico di pace» insieme con l’arcivescovo di Canterbury e con il moderatore della Chiesa di Scozia. Anche gli altri due leader cristiani, alla presenza delle principali autorità politiche sud sudanesi — il presidente della Repubblica e i cinque vice presidenti — hanno rilanciato i medesimi auspici sintetizzati nel motto della visita «Prego perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17). Auspici che hanno trovato risposte concrete nella decisione del capo dello Stato di attuare l’Accordo del 2018 e riprendere i colloqui di pace.

Stamane Francesco ha invece incontrato i pastori, il clero e i consacrati, esortandoli ad alzare la voce contro ingiustizia, prevaricazione, violenza. Nel pomeriggio il programma prevede un incontro con gli sfollati interni e la preghiera ecumenica insieme con i due leader cristiani che lo accompagnano. Domani mattina, Francesco celebrerà con la comunità cattolica del Sud Sudan la messa domenicale seguita dall’Angelus, ultimo appuntamento pubblico prima della cerimonia di congedo presso l’aeroporto di Giuba.