Le antichità della Siria devastate dal conflitto

Ricostruire
per non dimenticare

 Ricostruire per non dimenticare  QUO-028
03 febbraio 2023
«Ogni uomo di cultura ha due patrie: la propria e la Siria»: lo scriveva l’archeologo francese André Parrot, colui che nel 1933 scoprì l’antica città siriana di Mari, fondata nel iv millennio a.C. E in effetti, ieri come oggi la Siria — Paese al crocevia tra la grande Mesopotamia e l’Egitto, terra ricca di storia ma anche di dolorose lacerazioni, a causa del tragico conflitto iniziato nel 2011 —, è il simbolo di un patrimonio culturale millenario sempre più a rischio. «La situazione è molto complessa — spiega a «L’Osservatore Romano» Davide Nadali, professore associato di Archeologia e storia dell’arte del Vicino oriente antico presso la Sapienza Università di Roma —. I siti più a rischio sono quelli nell’estremo nord-est del Paese e al confine tra Siria ...

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