Il canto e il silenzio

 Il canto  e il silenzio  QUO-027
02 febbraio 2023

Nella cornice festosa dello stadio dei martiri questa mattina il Papa per due volte è andato “a braccio” chiedendo due cose alla folla di circa 65.000 giovani che gremivano gli spalti: il canto e il silenzio.

Il canto lo ha richiesto per sottolineare che il cristiano non è mai solo, ma vive l’avventura della fede come popolo, dentro una storia e insieme ad una comunità: «Appartieni a una storia più grande, che ti chiama ad essere protagonista». E un popolo canta, insieme.

Il popolo dei giovani congolesi ha risposto grandiosamente, con un entusiasmo traboccante, toccante. Tutti i presenti in quel momento hanno pensato: “Qui Dio è al lavoro, qui il miracolo è possibile, il cambiamento non è utopia ma può veramente accadere”.

E dopo il canto, il silenzio. Un silenzio orante, per chiedere, dare e ricevere il perdono. Il minuto di silenzio richiesto dal Papa è stato fatto, anche se a fatica, non è stato semplice ottenerlo visto l’entusiasmo debordante, e tutti hanno potuto perdonare le offese ricevute da altri. «Perdonare», ha detto il Papa «vuol dire saper ricominciare». Questa possibilità di ripartire è la sensazione, concreta, palpabile, che i partecipanti all’incontro di questa mattina, si sono portati tornando a casa, come seme e stimolo per un presente che non è chiuso nel passato, ma si apre al futuro.

A.M.