Avviato dal Papa un progetto per la formazione all’ecologia

A Castel Gandolfo nasce
il «Borgo Laudato si’»

 A Castel Gandolfo nasce il «Borgo Laudato si’»  QUO-027
02 febbraio 2023

La bellezza dei giardini delle Ville Pontificie e di Villa Barberini a Castel Gandolfo come scenario naturale per un luogo di formazione all’ecologia integrale, aperto a tutte le persone di buona volontà: è «Borgo Laudato si’» voluto e istituito in data odierna da Papa Francesco, che ne ha affidato lo sviluppo e la realizzazione a un apposito Centro di Alta formazione intitolato anch’esso all’enciclica «Sulla cura della casa comune».

Lo ha reso noto attraverso un comunicato stampa il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che pubblica oggi sul proprio sito (www.vaticanstate.va) i due chirografi con cui il Pontefice costituisce il Centro formativo e dà l’avvio al progetto individuandone i responsabili. Ritenendo di dare immediato avvio all’attività del “Borgo”, il Papa ha infatti nominato, per un mandato quinquennale, lo scalabriniano Fabio Baggio, suo referente e direttore generale; suor Alessandra Smerilli, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e Francesca Romana Busnelli, membri del consiglio di amministrazione; e Antonio Errigo, segretario.

Le attività che verranno poste in essere nei prossimi mesi si prefiggono di coniugare educazione all’ecologia integrale, economia circolare e generativa e sostenibilità ambientale. Ecco allora che l’iniziativa intende proporsi come un segno concreto dell’applicabilità dei principi illustrati nell’enciclica del 2015 da Papa Bergoglio.

Il quale ha altresì voluto «un organismo scientifico, educativo e di attività sociale, operante per la formazione integrale», cui spetta il compito di tradurre in opere concrete questa intuizione.

Il «Borgo Laudato si’» potrà avvalersi del patrimonio naturale e storico delle Ville Pontificie, impegnandosi a proteggerlo e a svilupparlo, così da accompagnare l’investimento sull’educazione con un consistente sforzo per promuovere la cultura della cura (cfr. Messaggio per la lv Giornata mondiale della pace).

Come recita l’introduzione del chirografo «la cura della “casa comune” è una responsabilità che assumiamo verso il nostro prossimo ed insieme un modo per riconoscere l’infinita bellezza di Dio e contemplare il mistero dell’universo. Perché in ogni persona si risvegli il desiderio di concorrere a realizzare questo dovere, con l’enciclica Laudato si’ [LS] ho richiamato l’esempio di san Francesco che manifestò un particolare rispetto all’opera creatrice di Dio considerandola inseparabile dall’attenzione verso gli ultimi e gli abbandonati (cfr. LS, 10)».

Il Santo Padre ha ripetutamente sottolineato come il contesto mondiale attuale presenti tutta una serie di sfide riguardanti la cura della casa comune. I molteplici campanelli di allarme che gli scienziati dei cinque continenti continuano a evidenziare sono segni di un cammino sbagliato, che porta l’umanità verso orizzonti diversi da quelli voluti da Dio: orizzonti di distruzione e di rovina. Il disegno divino ha come obiettivo finale il pieno sviluppo della famiglia comune nella casa comune.

C’è bisogno di una vera e propria conversione ecologica, che si traduca in «nuove convinzioni, nuovi atteggiamenti e stili di vita» (LS, 202). Tale conversione passa necessariamente attraverso un’educazione ecologica, «una formazione delle coscienze ispirata dalla condivisione dei beni, dal rispetto della dignità di ogni persona, dalla gratuità dell’operare e del dare».