Il ringraziamento del cardinale arcivescovo di Kinshasa al termine della celebrazione all’aeroporto di N’dolo

Speranza e fiducia
nonostante le sofferenze

 Speranza e fiducia nonostante le sofferenze  QUO-026
01 febbraio 2023

«Santo Padre, il popolo che l’accoglie oggi e che è qui davanti a Lei è un popolo che soffre, nel suo cuore e nella sua anima», ma nonostante questo resta fiducioso e pieno di speranza. Con queste parole il cardinale cappuccino Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, ha descritto a Papa Francesco la popolazione della Repubblica Democratica del Congo. Lo ha fatto, a nome di tutti i fedeli — oltre un milione — presenti stamane all’aeroporto di N’dolo, al termine dell’Eucaristia celebrata dal Pontefice secondo il Messale romano per le diocesi dello Zaire.

«Un Paese potenzialmente molto ricco. La sua popolazione, essenzialmente giovane, è a maggioranza cristiana, di cui più del 40% sono cattolici» ha esordito il porporato, rivolgendosi in francese al vescovo di Roma e spiegando poi che «il popolo congolese sta affrontando una crisi multiforme, conflitti armati, soprattutto nell’Est del Paese, crisi economica e miseria sociale».

Nell’affermare che la visita del Pontefice, oltre a rappresentare un’occasione per infondere coraggio e un’opportunità per dare conforto, «arriva durante un anno elettorale, il che è spesso una fonte di tensioni sociali e politiche», l’arcivescovo di Kinshasa ha auspicato che le elezioni generali in programma nel dicembre di quest’anno possano essere «libere, trasparenti, inclusive e pacifiche».

In riferimento alla messa presieduta dal Pontefice, il cardinale ha aggiunto di nutrire la speranza «che questa Eucarestia che ha appena presieduto ci consacrerà maggiormente a Cristo, nel quale siamo tutti riconciliati». Il porporato ha quindi concluso benedicendo «il Signore per questo momento di grazie», e affidando il viaggio apostolico del Pontefice in terra africana «all’intercessione della Beata Vergine Maria, Nostra Signora del Congo».