
28 gennaio 2023
C’era un uomo in un castello che poteva cambiare i giorni della settimana a suo piacimento, il lunedì al posto del giovedì, il martedì per la domenica. E non è una favola cupa. Ma la realtà dell’anno 1982 a Ottaviano, terra di camorra, quando il fondatore della Nuova Camorra Organizzata, Raffaele Cutolo, prometteva il “libero pane ”al posto di “bistecche da schiavo” ad un popolo che non aveva né pane, né bistecche, né libertà sotto il calcagno di un boss che voleva essere re (e s’era comperato il castello baronale segno di continuità di potere). Un popolo che viveva la paura della camorra, la negazione orwelliana della verità e della realtà, la soppressione fisica dei profeti isolati, la rassegnazione alla vita del topo, sempre al buio, a rosicchiare ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati