Il Pontefice a preti dell’arcidiocesi di Barcellona impegnati nella pastorale giovanile

Non dare lezioni ma testimoniare misericordia

 Non dare lezioni  ma testimoniare misericordia  QUO-023
28 gennaio 2023

Pubblichiamo, in una nostra traduzione dallo spagnolo, il testo del saluto consegnato dal Papa nel corso dell’udienza — svoltasi stamane, sabato 28 gennaio, nella Sala Clementina — ai sacerdoti dell’arcidiocesi di Barcellona impegnati nella pastorale giovanile.

Cari fratelli, grazie per le vostre parole, è per me un grande piacere accogliervi oggi qui, in questo clima di gioia e di celebrazione in cui il clero attorno al suo Pastore viene nella casa di Pietro per riaffermare la sua comunione e rilanciare il suo spirito apostolico.

L’esperienza degli apostoli ha sempre un duplice aspetto, personale e comunitario. Vanno insieme e non possiamo separarli. Siamo sì chiamati individualmente, ma sempre per essere parte di un gruppo più grande, per camminare insieme ascoltando prima di parlare, per saperci collocare dove è opportuno, anche in mezzo o dietro, non solo davanti.

Gesù ci chiama a partire dalla nostra povertà, dalla nostra fragilità, dobbiamo rispondere a questa chiamata con un proposito perenne di conversione. Rifiutiamo il carrierismo, la doppia vita, la ricerca di soddisfazioni mondane, abbracciando la croce e le mediazioni della Chiesa: sacramenti, vita di preghiera, ascesi, eccetera. Al tempo stesso, dobbiamo essere capaci di misericordia proprio perché toccati dalla misericordia del Signore, non dando lezioni, bensì testimoniando un’esperienza d’intimità con Dio.

Dobbiamo cercare la fratellanza in tutti gli ambiti sociali, imparare e insegnare ad accogliere tutti, a lavorare con tutti, a cercare soluzioni di consenso che abbiano un ampio respiro. Non dobbiamo mai arroccarci, né nel gruppo cristiano a cui apparteniamo, né nella responsabilità che ci è stata affidata, ma vivere con spirito libero, in una sana indifferenza.

Che il Signore vi benedica e la Vergine Maria vi custodisca, e non dimenticatevi di pregare per me.