Pregare
per la “madre” Ucraina

Olga Tomah, 70, stands in front of a residential building where her flat burns after Russian ...
26 gennaio 2023

«Vi ringrazio di questa vostra unità, questo per me è una cosa grande, come i figli di una famiglia che sono uno di là, uno di là, uno di là, ma quando la mamma è ammalata sono tutti insieme». Evocano la più famigliare delle immagini, quella della figura materna, le parole di gratitudine sgorgate dal cuore, improvvisate dal Papa nel rivolgersi alla delegazione del Consiglio Panucraino delle Chiese e delle Organizzazioni religiose, ricevuta mercoledì 25 gennaio, prima dell’udienza generale. Consegnando il testo preparato, il Pontefice ha parlato a braccio e ha invitato i presenti a «fare una preghiera in silenzio ognuno nella propria modalità... ma insieme per la madre Ucraina». Perché non importa che ci si riferisca all’Ucraina «ebrea, l’Ucraina cristiana, l’Ucraina ortodossa, l’Ucraina cattolica, l’Ucraina islamica»; ciò che serve è pregare per «“mamma” Ucraina, e tutti insieme».