Messaggio a firma del cardinale Parolin per la veglia svoltasi a Washington

Proteggere la vita umana
in tutte le sue fasi

 Proteggere la vita umana  in tutte le sue fasi  QUO-017
21 gennaio 2023

Papa Francesco si dice «profondamente grato per la fedele testimonianza mostrata pubblicamente nel corso degli anni da tutti coloro che promuovono e difendono il diritto alla vita dei membri più innocenti e vulnerabili della nostra famiglia umana». È quanto scrive il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, in un messaggio inviato al vescovo Michael Burbidge di Arlington, presidente della Commissione episcopale statunitense per le attività a favore della vita, in occasione della veglia nazionale di preghiera per la vita che si è tenuta il 19 gennaio presso la basilica del santuario nazionale dell’Immacolata Concezione a Washington.

La veglia precede l’annuale marcia per la vita — giunta alla sua cinquantesima edizione — che si è svolta ieri a Washington sul tema «I prossimi passi: in marcia verso un’America post-Roe». L’appuntamento si è aperto con una riflessione sulle iniziative da intraprendere dopo che la Corte suprema ha rovesciato la sentenza Roe vs. Wade e ha stabilito che le donne non hanno il diritto costituzionale di accedere all’aborto.

«La costruzione di una società veramente giusta si basa sul rispetto della sacra dignità di ogni persona e sull’accoglienza di ciascuno come fratello o sorella», si legge nel messaggio del Papa, a firma del cardinale Parolin, pubblicato sul sito della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (Usccb). «A questo proposito — prosegue il messaggio — Sua Santità confida che Dio Onnipotente rafforzi l’impegno di tutti, specialmente dei giovani, a perseverare negli sforzi volti a proteggere la vita umana in tutte le sue fasi, specialmente attraverso adeguate misure legali emanate ad ogni livello della società. A coloro che partecipano alla Marcia per la vita, e a tutti coloro che li sostengono con le loro preghiere e i loro sacrifici, il Santo Padre impartisce volentieri la sua benedizione come pegno di forza e di gioia nel Signore».