La conversione dell’Apostolo delle genti in tre capolavori artistici romani

E Saulo aprì le braccia
alla felicità

 E Saulo aprì le braccia alla felicità  QUO-017
21 gennaio 2023
Un soldato romano riverso in terra, sconfitto e arreso; un anziano accasciato su un fianco che si scherma gli occhi storditi da troppa luce; un legionario disteso sulla strada con le braccia spalancate e levate verso il cielo. I personaggi qui sommariamente tratteggiati si identificano in realtà con un solo uomo, Saulo, raffigurato in tre celebri rappresentazioni romane della sua conversione — festeggiata dalla Chiesa il 25 gennaio —, tre capolavori presenti a Roma e realizzati nell’arco di quasi un secolo rispettivamente da Raffaello, Michelangelo e Caravaggio: l’Urbinate disegnò nel 1514 il cartone preparatorio, poi tradotto in arazzo in una bottega di Bruxelles, per la decorazione della Cappella Sistina; Buonarroti dipinse a partire dal 1542 l’affresco commissionatogli da Paolo iii e conservato nella Cappella Paolina, ...

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