Le tappe del cammino ecumenico con i luterani

Dal conflitto alla comunione

 Dal conflitto alla comunione  QUO-017
21 gennaio 2023

Nel suo discorso tenuto davanti a una delegazione luterano-cattolica della Fin-landia il 17 gennaio 2022, Papa Francesco ha incoraggiato i presenti a proseguire con pazienza e con perseveranza il cammino ecumenico dal conflitto alla comunione. Al contempo, egli ha ricordato che nella comunità dei battezzati viene talvolta indicata una statio, una pausa consapevole, un tempo che serva a riconfermare quella che è la meta comune. Una particolare stazione sul cammino ecumenico è il 1700° anniversario del concilio di Nicea che avrà luogo nel 2025. La professione di fede del concilio di Nicea che confessa Gesù Cristo come «Dio vero da Dio vero» «della stessa sostanza del Padre» rispecchia l’ecumenismo cristologico di tutti i battezzati. Il primo documento del dialogo cattolico-luterano, adottato negli Stati Uniti nel 1965, mentre era ancora in corso il concilio Vaticano ii , lo dice con inequivocabile chiarezza: «La confessione secondo la quale il Nostro Signore Gesù Cristo è il Figlio, Dio da Dio, continua ad assicurarci che siamo effettivamente redenti, perché solo Colui che è Dio può redimerci».

L’importanza ecumenica del concilio di Nicea è stata sottolineata in diverse occasioni nel corso dell’ultimo anno; ad esempio, nel saluto del nostro Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (Dpuc) al consiglio della Federazione luterana mondiale il 9 giugno 2022 a Ginevra.

Un ecumenismo centrato sulla professione di fede cristologica unisce tutti i battezzati. Nel suo messaggio in occasione del centenario della dedicazione della chiesa evangelico-luterana di Cristo a Roma, il 26 giugno 2022, il cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dpuc, ha indicato il «solo battesimo per il perdono dei peccati» (Confessione di Nicea-Costantinopoli) come fondamento sacramentale dell’unità.

L’ultimo documento del dialogo internazionale cattolico-luterano, intitolato Battesimo e crescita nella comunione, pubblicato nel 2022, offre importanti spunti pneumatologici in merito ad un consenso differenziante sul significato del battesimo come sacramento di giustificazione. Tuttavia, è importante ricordare che le conseguenze ecclesiologiche della confessione di «un solo battesimo», indicate nel testo, richiedono un ulteriore chiarimento teologico. Per questo, il documento di studio cattolico-luterano non è ancora pronto per essere recepito da un punto di vista cattolico. Un gruppo di lavoro ecumenico, che si riunirà quest’anno, dovrà valutare il testo e allo stesso tempo individuare le priorità teologiche per la prossima (sesta) fase del dialogo internazionale cattolico-luterano.

Le implicazioni ecumeniche della confessione nicena-costantinopolitana sulla Chiesa «una, santa, cattolica e apostolica» sono oggetto di riflessione all’interno del dialogo in corso tra la Chiesa cattolica e la Comunione di Chiese protestanti in Europa. Questo dialogo sui cosiddetti attributi niceni della Chiesa è stato avviato a Basilea nell’aprile 2022. Un secondo incontro si è svolto ad Augusta all’inizio del mese di novembre 2022. Il Dpcuc si sta muovendo su un nuovo territorio, essendo la prima volta che conduce un dialogo regionale e multilaterale con rappresentanti luterani, riformati, uniti, metodisti e valdesi in Europa, riuniti come “Comunione di Chiese di confessioni diverse” sulla base della Concordia di Leuenberg. L’importanza della Concordia di Leuenberg come modello di unità interna protestante è indiscussa; per l’ecclesiologia cattolica da una prospettiva ecumenica, ci sono naturalmente ancora questioni fondamentali che richiedono ulteriori delucidazioni. La Confessione di Nicea può servire come punto di partenza comune.

Un’altra importante stazione sul cammino ecumenico è il 500° anniversario della Confessione di Augusta che ricorrerà nel 2030. L’intenzione originaria della Confessione di Augusta era di rimanere «sotto un solo Cristo» e di evitare la frattura, che si stava già minacciosamente profilando, tra luterani e cattolici nel xvi secolo. Essa doveva essere un documento di unità; solo più tardi è diventata il documento confessionale di una Chiesa separata da Roma. Il suo potenziale ecumenico “pre-confessionale” attende ancora di essere riscoperto, come ha sottolineato il cardinale Kurt in un messaggio di saluto all’inizio del mese di ottobre 2022 in occasione del 75° anniversario della Federazione luterana mondiale (Flm) e del Comitato nazionale tedesco della Flm a Wartburg presso Eisenach (Germania).

La xxvii conferenza mondiale dell’International Lutheran Council (Ilc), riunitasi a Kisumu (Kenya) dal 13 al 16 settembre 2022, ha adottato una risoluzione unanime sul rapporto finale dei Colloqui Teologici tenutisi dal 2015 al 2019 tra i rappresentanti delle Chiese confessionali luterane dell’Ilc e la Chiesa cattolica. Da parte cattolica, all’inizio del 2021, il cardinale Koch aveva già espresso il suo apprezzamento nei confronti del rapporto finale, che affronta questioni relative a norme teologiche e al loro ordinamento, al sacrificio eucaristico e alla giustificazione. A causa della pandemia del covid, la conferenza mondiale dell’Ilc ha potuto riunirsi solo nel 2022. Ulteriori forme di cooperazione ecumenica saranno discusse in un incontro a Roma previsto quest’anno. Essendo giunta nel frattempo l’approvazione del Dicastero per la Dottrina della Fede, possono essere pubblicati ufficialmente sul sito web del Dpuc anche il primo e il secondo rapporto della Commissione Internazionale di dialogo tra cattolici e veterocattolici (Irad i e ii ) su Chiesa e comunione della Chiesa (2009 e 2016), insieme ai commenti del cardinale Gerhard Ludwig Müller. Come «passo verso l’unità di tutti i suoi discepoli voluta da Cristo nella sua Chiesa» (commento del 5 dicembre 2020), anche questo risultato del dialogo ha un peso significativo.

Procediamo quindi con fiducia sul cammino dal conflitto alla comunione, e «preghiamo lo Spirito Santo affinché egli continui a guidarci verso quell’unità visibile che è la volontà di Cristo» (Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione 1999, sez. 44).

di Augustinus Sander
Reverendo officiale della Sezione occidentale del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani