Inizio della missione del nunzio apostolico in Serbia

17 gennaio 2023

Giunto a Belgrado il 23 novembre scorso, l’arcivescovo Santo Gangemi è stato accolto in aeroporto dal dottor Saša Jovanović, funzionario del Protocollo del ministero degli Affari esteri e da monsignor Simon Bolívar Sánchez Carrión, consigliere della nunziatura apostolica. Nel salone del Protocollo il rappresentante pontificio è stato ricevuto dai membri della Conferenza episcopale locale: l’arcivescovo Stanislav Hočevar, amministratore apostolico di Belgrado; monsignor Djuro Gašparović, vescovo di Srijem, con il suo coadiutore, monsignor Fabijan Svalina, e monsignor Djura Džudžar, eparca di San Nicola di Ruski Krstur. Erano presenti anche il reverendo Robert Pastyik, segretario della stessa Conferenza, e alcuni sacerdoti.

Il venerdì seguente, 25 novembre, il nunzio apostolico ha presentato alla signora Mirjana Jeremić, capo del Protocollo, la copia delle lettere credenziali. Alle formali parole di saluto e cortesia, ha fatto seguito uno scambio di vedute con riferimento al conflitto russo-ucraino; è stata manifestata stima per il Santo Padre, il suo ministero e il coraggio manifestato in molte situazioni che caratterizzano il mondo contemporaneo. L’arcivescovo Gangemi non ha mancato di portare il saluto del segretario di Stato insieme con la benedizione del Santo Padre.

Sabato 10 dicembre, in concomitanza con la celebrazione per la presa di possesso dell’arcidiocesi, nella cattedrale della Beata Vergine Maria Assunta di Belgrado monsignor Gangemi ha consegnato le “lettere commendatizie” all’arcivescovo Ládisláv Német, svd , arcivescovo di Belgrado e presidente della Conferenza episcopale internazionale dei SS. Cirillo e Metodio.

Alla cerimonia erano presenti oltre al patriarca della Chiesa ortodossa serba Porfirio, tutti i membri della Conferenza episcopale, alcuni vescovi invitati dalle nazioni vicine, fra i quali il cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest, in Ungheria, e molti sacerdoti e fedeli.

Successivamente, il 12 dicembre, il nunzio apostolico insieme al reverendo Aleksander Ninković, collaboratore locale della rappresentanza pontificia, accompagnato dal capo del Protocollo, è stato ricevuto al palazzo presidenziale per la presentazione delle lettere credenziali.

Alla consegna, il presidente della Repubblica, Aleksandar Vučić, ha avuto parole di encomio per il ministero di Papa Francesco e per il suo impegno per la giustizia sociale e per la pace. Non ha mancato di fare riferimento alla delicata situazione del Kosovo, manifestando gratitudine per la posizione adottata dalla Santa Sede. Il nunzio Gangemi oltre ad aver portato il saluto e la benedizione del Pontefice, ha assicurato che la Santa Sede continuerà a seguire con attenzione e interesse la vita politica della Serbia, auspicando e, per quanto possibile, anche lavorando, affinché si trovi una pronta soluzione per la crisi.

Infine, venerdì 30 dicembre, il rappresentante pontificio ha incontrato il patriarca Porfirio con il quale ha scambiato alcuni pareri di vita ecclesiale e politica. Le sue parole verso il Santo Padre sono state di venerazione e ammirazione per il cammino di dialogo intrapreso, fatto più di gesti che di parole.

Nel portare il saluto di Papa Francesco, il nunzio apostolico ha approfittato per consegnare il messaggio inviatogli dal Pontefice per la solennità del Natale, secondo il calendario giuliano.