Le migliori policy in Europa

 Le migliori policy in Europa  QUO-011
14 gennaio 2023

Il Rapporto indica alcune policy, sia pure peculiari di ogni singolo paese in cui sono state avviate, che vengono considerate esemplari sotto l’aspetto del potenziale generativo. Per quanto riguarda il tema demografico si cita il “Sistema francese di politiche famigliari a sostegno della natalità”, per quello dell’educazione il “Basic Education Act” finlandese, che concepisce la scuola come laboratorio avanzato di cittadinanza e inclusione sociale, composto da alunni, insegnanti, famiglie e comunità e che si propone di accompagnare gli studenti nella crescita attraverso la valorizzazione dei talenti e lo sviluppo di “portfolio” formativi differenziati.

Riguardo al tema della mobilità e degli svantaggi intergenerazionali si cita poi la “Flexicurity” danese (la Danimarca è da oltre 20 anni ai primi posti a livello mondiale fra i paesi con la migliore mobilità, grazie anche a servizi di sostegno nei momenti più delicati del percorso formativo).

Anche l’Italia ha policy di cui andare fiera: a essere citato è il “Servizio civile universale”, un’esperienza formativa che “può considerarsi un ponte fra cittadinanza attiva e dimensione lavorativa e che pur non configurandosi come attività lavorativa offre ai giovani la possibilità di esplorare i propri talenti e arricchire competenze e reti sociali”.

Sul tema del dinamismo imprenditoriale si cita poi la strategia irlandese Enterprise 2025 Renewed, parte del Piano nazionale di sviluppo 2018-2027 che prevede una serie di misure, fra le quali l’orientamento a livello locale, mediante i County & City Enterprise Boards, dello spirito imprenditoriale dei cittadini ed in particolare dei giovani, affinché non lascino il Paese ed investano talenti. In tema di innovazione e digitalizzazione, si cita la Dutch Digitisation Strategy 2.0 con la quale l’Olanda intende fra l’altro ridurre le asimmetrie informative attraverso una governance integrata e partecipata che sviluppi l’intelligenza artificiale senza trascurare o penalizzare l’intelligenza diffusa dei cittadini, delle imprese e dei funzionari pubblici.

Ancora, in tema di transizione ecologica ed economia circolare, si valorizza la “Circular Economy Initiative Deutschland”, la strategia tedesca per la promozione di un sistema di economia circolare nel framework europeo: è stata prevista la costituzione di tre gruppi di lavoro formati da imprese, mondo accademico e attori della società civile interessati i cui esiti hanno posto le basi per la costruzione del piano di azione del governo tedesco.