A due anni dal colpo di Stato militare si aggrava la crisi politica e umanitaria

Quale futuro
attende il Myanmar?

Rohingya refugee children carry their belongings following their arrival at the beach in Gampong ...
13 gennaio 2023
Il prossimo 1 febbraio saranno trascorsi due anni esatti dal colpo di Stato militare in Myanmar che ha annullato il risultato delle elezioni generali svoltesi l’8 novembre 2020, vinte dalla Lega nazionale della democrazia (Nld), il partito di Aung San Suu Ky, leader democratica premio Nobel per la Pace nel 1991 ed ex consigliere di Stato. Per il Paese asiatico, gli ultimi due anni sono stati difficili, segnati da «violenza, dolore e morte», come ha detto Papa Francesco nell’udienza al Corpo diplomatico del 9 gennaio: numerose le manifestazioni di protesta represse dai militari e finite in un bagno di sangue, con almeno d2000 vittime; sempre più grave la crisi umanitaria che oggi vede 1,4 milioni di sfollati e quasi 31.000, secondo i dati Onu, le proprietà civili, come case, chiese, monasteri e scuole, andate ...

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