Tra bombardamenti e vittime in Ucraina la pace è ancora lontana

Senza tregua

epa10386754 A local woman collects things near a burning building after Russian shelling in the ...
03 gennaio 2023

Kyiv, 3. Non si intravede nessuna tregua nel sanguinoso conflitto in Ucraina. Nel Paese invaso dai militari russi, il 2023 è cominciato come era finito il 2022, ovvero sotto le bombe. La pace, purtroppo, sembra ancora lontana. Stamane sono ripresi gli intensi bombardamenti russi sulla regione orientale del Donetsk. In fiamme il villaggio di Ivanivka, vicino alla strategica città di Bakhmut, con intere zone devastate dai carri armati di Mosca. Ci sarebbero diverse vittime tra i civili. Un’allerta aerea è stata inoltre annunciata nelle regioni di Kirovograd, Nikolaev, Kharkiv e Dnipropetrovsk.

Il quotidiano «Kyiv Independent» parla di deflagrazioni avvenute nella notte nella capitale ucraina, con l'Amministrazione militare cittadina che conferma di avere attivato la contraerea.  L'attacco russo ha danneggiato le infrastrutture energetiche della capitale, ha reso noto su Telegram il sindaco Klitschko. «In città sono state dichiarate interruzioni d’emergenza di corrente. Alcune strutture per la fornitura di calore sono state scollegate dalla rete elettrica. L'acqua viene fornita in modo regolare», ha precisato il sindaco di Kyiv.

Secondo un bollettino diffuso dall’esercito, le forze ucraine hanno abbattuto durante la notte scorsa 42 obiettivi aerei — 41 droni e un missile — lanciati dai russi.

Emergono, intanto, sempre più particolari sull’attacco missilistico dell’esercito ucraino contro una base militare russa a Makiïvka, nella parte del Donestk controllata da Mosca, la notte di Capodanno, che ha provocato una strage di soldati appena dislocati. Secondo fonti ucraine, l’attacco ha ucciso circa 400 militari, mentre Mosca ha parlato di 63 morti. Si tratta, comunque, di una delle maggiori perdite per i russi in una singola operazione da quando è iniziata la guerra, il 24 febbraio 2022.

I dettagli sul raid nella base militare di Makiïvka sono stati forniti dal ministero della Difesa di Mosca, secondo cui gli ucraini hanno lanciato sei missili, utilizzando le batterie statunitensi degli Himars, contro un edificio adibito a «centro di schieramento temporaneo» dell’esercito russo. Due missili sono stati abbattuti, ma quattro hanno centrato il bersaglio mentre i soldati — appena arrivati dalla Russia — stavano festeggiando l’inizio del nuovo anno.

Dal punto di vista diplomatico, Ucraina e Unione europea terranno un vertice ad alto livello a Kyiv il 3 febbraio prossimo, per discutere del sostegno finanziario e militare. Lo ha confermato l’ufficio del capo dello Stato ucraino, Volodymyr Zelensky, in un comunicato ufficiale, dopo una telefonata con il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. I due leader hanno parlato, in particolare, della fornitura di armi «adeguate» e di un nuovo programma di assistenza finanziaria all’Ucraina da 18 miliardi di euro (19 miliardi di dollari), con Zelensky che ha spinto per l’invio della prima tranche già questo mese.

A dicembre, Bruxelles ha spianato la strada alla concessione degli aiuti all’Ucraina con un cosiddetto «megadeal», che includeva l’adozione di un’aliquota fiscale globale minima del 15%. La decisione ha fatto seguito a un appello di Zelensky a non lasciare che le dispute interne al blocco dei 27 ostacolassero il sostegno a Kyiv.