La piccola via e le grandi strade di Roma

Quando le si presentava l’occasione, si sfilava dal gruppo alla chetichella sfuggendo al controllo degli adulti. Non è che si trovasse precisamente a suo agio nella truppa di circa duecento connazionali con i quali era arrivata a Roma. Erano personaggi benestanti della sua diocesi e di quelle di Coutances e di Bayeux, «aristocratici», diceva, carichi di «tutti quei titoli e quei “de”» che a lei parevano «fumo e soltanto fumo». Così, la quattordicenne Teresa Martin riusciva spesso a scivolare furtiva fra i paltò e le redingote degli azzimati e contegnosi compagni di viaggio per avvicinarsi a qualche piccolo particolare di cui loro, comprensibilmente estasiati dalle monumentali meraviglie dell’Urbe, non si accorgevano, e che invece lei voleva guardare più da vicino, e ...