Per i 25 anni dell’Accordo quadro tra la Santa Sede e il Paese africano

Il Cardinale Parolin
in visita in Gabon

 Il Cardinale Parolin in visita in Gabon   QUO-001
02 gennaio 2023

Il 18 dicembre corrente, accogliendo l’invito del Sig. Ali Bongo Ondimba, presidente della Repubblica gabonese, in occasione del 25° anniversario della firma dell’Accordo Quadro tra Santa Sede e Gabon e del 40° della visita di Papa Giovanni Paolo ii in Gabon, l’Em.mo Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, si è recato a Libreville, accompagnato dal Rev.do Monsignore Simon Kassas, Consigliere di Nunziatura in servizio presso la Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali.

Arrivato all’Aeroporto internazionale di Libreville, il Cardinale Parolin è stato accolto da S.E. Monsingor Javier Herrera Corona, Nunzio Apostolico in Congo Brazzaville e in Gabon, dal Rev.do monsignor Grzegorz Piotr Bielaszka, Incaricato d’Affari a.i. in Gabon, da S.E. la Signora Rose Christiane Ossouka Raponda, primo ministro, da S.E. il Sig. Michaël Adamo Moussa, ministro degli Affari esteri, da S.E. il Sig. Lambert-Noël Matha, ministro dell’Interno, da S.E. il Sig. Eric Chesnel, ambasciatore del Gabon presso la Santa Sede, e da membri dell’Ufficio del Protocollo di Stato.

Da parte della Chiesa erano presenti S.E. Monsignor Jean-Vincent Ondo Eyene, vescovo di Oyem e presidente della Conferenza episcopale del Gabon, gli altri vescovi del Paese, sacerdoti, religiosi e religiose e un gruppo di fedeli, che all’uscita davano il benvenuto con canti e danze locali.

Nella mattinata di lunedì 19 dicembre, il Segretario di Stato è stato accompagnato al Palazzo presidenziale per l’incontro con il presidente della Repubblica, S.E. il Sig. Ali Bongo Ondimba. Durante il cordiale colloquio è stato espresso apprezzamento per le buone relazioni tra la Chiesa e lo Stato. In particolare, ci si è soffermati sulla collaborazione esistente tra la Santa Sede e il Gabon e la Conferenza episcopale e il Governo, disciplinata dall’Accordo-Quadro, primo Accordo del genere in un Paese subsahariano. Il Cardinale Parolin ha auspicato che la Chiesa cattolica possa continuare a svolgere la sua missione di formazione umana e religiosa, rivolta in particolare ai giovani. Il presidente della Repubblica ha ribadito l’invito al Santo Padre a visitare il Gabon e, al termine dell’udienza, ha insignito l’ospite della decorazione di “Commandeur de l’Étoile Equatoriale”.

Successivamente, presso la sede della Nunziatura Apostolica, il Segretario di Stato si è riunito con i vescovi, ai quali ha sottolineato la necessità di essere pastori vigilanti in questo delicato periodo di preparazione alle elezioni del 2023, a favore del bene comune. Li ha poi esortati all’unità e a non trascurare la missione profetica della Chiesa per la giustizia, la verità e la pace. Li ha incoraggiati infine ad operare per una cultura del dialogo e dell’ascolto. L’incontro è stato seguito da un pranzo nel giardino della rappresentanza pontificia.

Nel pomeriggio, alla presenza dei presuli della Conferenza episcopale del Gabon, del ministro della Salute e dell’ambasciatore del Gabon presso la Santa Sede, il Cardinale Parolin ha presieduto la cerimonia di benedizione del Centro di Salute “Caritas”, affidato alla Congregazione delle Figlie di San Giuseppe di Genoni, ringraziando Papa Francesco, l’Associazione “Gli Amici e le Dame dell’Avvocatella” e il suo fondatore, il reverendo Padre Gennaro Costabile Lo Schiavo, OSB, per il contributo economico offerto per la riabilitazione e la ristrutturazione dell’opera, destinata alla salute delle donne e più specificatamente alla cura e l’attenzione delle mamme in gravidanza. «È un bene quello che realizzate per tutte queste donne senza sostegno che qui accogliete», ha affermato il Cardinale rivolto alle religiose, «come pure per tutti i poveri a cui date supporto, facendo di questo Centro una Casa per tutti, un luogo dove si vive l’esperienza dell’accoglienza, dell’affetto e dell’amore, come in una stessa famiglia».

Martedì mattina alle ore 10,30, si è tenuta una Sessione solenne della Commissione mista, durante la quale è stato commemorato il 25° anniversario della firma dell’Accordo Quadro. Ad essa ha partecipato la Signora primo ministro, che ha guidato la delegazione gabonese. L’Em.mo Segretario di Stato ha ricordato che le buone relazioni tra la Santa Sede e il Gabon hanno una lunga tradizione e si sono rafforzate recentemente grazie alla visita di S.E. Sig. Ali Bongo Ondimba in Vaticano il 28 aprile 2022. Ha poi rilevato che la sua presenza in nome di Papa Francesco vuole testimoniare la volontà di continuare insieme il cammino del dialogo e del rispetto reciproco e ha indirizzato un ringraziamento al Sig. presidente Ali Bongo Ondimba, alla Signora primo ministro e ai ministri presenti, tutti impegnati nel prosieguo dei lavori della Commissione, come pure all’ambasciatore Eric Chesnel, per l’impegno profuso nella preparazione delle sessioni. La Signora primo ministro ha ringraziato la Santa Sede per l’attenzione prodigata nei confronti del Gabon sin dai tempi di Papa San Giovanni Paolo ii , assicurando il presidente della Conferenza episcopale della collaborazione del governo da lei presieduto.

La visita in terra gabonese sì è conclusa con la solenne Celebrazione eucaristica martedì sera alle ore 17.00 nella Cattedrale Notre Dame de l’Assomption di Libreville, caratterizzata da una attenta e sentita partecipazione. Oltre al Nunzio Apostolico, erano presenti i vescovi del Gabon, sacerdoti e religiosi, la Signora primo ministro, accompagnata da una delegazione di membri del suo Governo, autorità civili e diplomatiche, nonché una folla di fedeli, che gremivano l’interno del tempio.

Nell’omelia omelia di commento del Vangelo del giorno, il Cardinale ha ricordato che «sull’esempio della Santissima Vergine Maria, siamo chiamati a dire un chiaro “sì” a Dio, nelle circostanze ordinarie della vostra vita, ad accettare la sua volontà e a viverla ogni giorno offrendo il meglio di noi per diventare sale e luce del mondo. Anziché lasciarci trascinare, dobbiamo reagire dando la nostra risposta di fede generosa e coraggiosa come Maria. Tutti sogniamo e desideriamo un futuro migliore, una società dove tutti abbiano le stesse opportunità per una vita degna, ma questo non succederà se nessuno si impegna nel proprio ruolo».

Il mattino di mercoledì 21 dicembre, l’Em.mo Segretario di Stato è ripartito per Roma, salutato dal ministro degli Affari esteri, dal ministro dell’Interno, dall’ambasciatore presso la Santa Sede e da tutti i vescovi.