Francesco celebra la messa nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio, Giornata mondiale della pace

C’è bisogno di speranza

 C’è bisogno di speranza  QUO-001
02 gennaio 2023

Il ricordo del predecessore, «fedele servitore del Vangelo e della Chiesa»


«All’inizio di quest’anno, abbiamo bisogno di speranza come la terra della pioggia». Lo ha detto Francesco all’omelia della messa celebrata nella basilica Vaticana la mattina del primo giorno del 2023, solennità di Maria Santissima Madre di Dio, alla quale il Pontefice ha voluto affidare «l’amato Papa emerito Benedetto xvi» — scomparso sabato 31 dicembre — perché «lo accompagni nel suo passaggio da questo mondo a Dio».

Nella giornata che Paolo vi volle dedicare nel 1967 alla preghiera e alla riflessione sulla pace, Bergoglio ha lanciato un nuovo appello alla solidarietà e alla vicinanza spirituale ai «tanti fratelli e sorelle colpiti dalla guerra in tante parti del mondo, che vivono questi giorni di festa al buio e al freddo, nella miseria e nella paura, immersi nella violenza e nell’indifferenza». Un invito accompagnato da una nuova denuncia della insensatezza della guerra «che — ha ricordato all’Angelus recitato con i fedeli in piazza San Pietro al termine della messa — in Ucraina e in altre regioni semina morte e distruzione». Nel mondo intero e «in tutti i popoli — ha aggiunto — sale il grido: no alla guerra! No al riarmo! Le risorse vadano allo sviluppo: salute, alimentazione, educazione, lavoro». Dal Pontefice anche un nuovo, commosso pensiero al suo predecessore: «Ci uniamo tutti insieme, con un cuore solo e un’anima sola — ha detto — nel rendere grazie a Dio per il dono di questo fedele servitore del Vangelo e della Chiesa».

La sera dell’ultimo giorno dell’anno Francesco aveva presieduto la tradizionale celebrazione dei primi Vespri e il Te Deum di ringraziamento, proponendo ai fedeli una riflessione sulla «gentilezza» — tratto distintivo anche della «persona così nobile» del Papa emerito — come «virtù personale e civica».

L'Angelus

L'omelia