Iran: misure deterrenti
30 dicembre 2022
Teheran , 30. «Punizioni deterrenti» il prima possibile per i manifestanti arrestati durante le proteste in corso in tutto l’Iran da oltre tre mesi, a seguito della morte in settembre di Mahsa Amini. Le ha invocate il capo della magistratura della Repubblica islamica, Gholamhossein Mohseni Ajeei, nel corso dell’ultima riunione del Consiglio supremo, secondo quanto riporta la Bbc. Non cambia, dunque, la linea di Teheran sulle dimostrazioni, proprio quando il ministero degli Esteri di Teheran ha convocato l’ambasciatore italiano, Giuseppe Perrone, per comunicargli — riporta l’agenzia Irna — «la forte protesta dell’Iran per gli atti e le osservazioni di alcuni funzionari italiani che continuano a intervenire negli affari interni» del Paese. Nelle scorse ore da Roma erano giunte le dichiarazioni del primo ministro, ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati