Il 2022 del Papa

 Il 2022 del  Papa   QUO-296
29 dicembre 2022

Gennaio

Adozione
è accoglienza

L’adozione è un atteggiamento così generoso e bello... Questo tipo di legame non è secondario, non è un ripiego.

È tra le forme più alte di amore e di paternità e maternità. Quanti bambini nel mondo aspettano che qualcuno si prenda cura di loro!

Non bisogna avere paura di scegliere la via dell’adozione, di assumere il “rischio” dell’accoglienza.

(Udienza generale di mercoledì 5 - Catechesi su san Giuseppe)

Sant’Ireneo
dottore
dell’unità

Nel contesto della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, ho accolto la proposta giunta da più parti e ho proclamato sant’Ireneo di Lione dottore della Chiesa.

La dottrina di questo Santo pastore e maestro è come un ponte fra Oriente e Occidente: per questo lo indichiamo come dottore dell’Unità, Doctor Unitatis.

(Angelus domenica 23 )

La Shoah
indicibile
crudeltà

Domani si celebra la Giornata internazionale della memoria delle vittime dell’Olocausto. È necessario ricordare lo sterminio di milioni di ebrei e persone di diverse nazionalità e fedi religiose. Non deve più ripetersi questa indicibile crudeltà!

(Udienza generale di mercoledì 26)

Febbraio

La violenza
sulle donne
ferita aperta

La tratta di persone è violenza! La violenza sofferta da ogni donna e da ogni bambina è una ferita aperta nel corpo di Cristo, nel corpo dell’umanità intera, è una ferita profonda che riguarda anche ognuno di noi.

Sono tante le donne che hanno il coraggio di ribellarsi alla violenza. Anche noi uomini siamo chiamati a farlo, a dire no a ogni violenza, inclusa quella contro donne e bambine.

Insieme possiamo e dobbiamo lottare perché i diritti umani siano declinati in forma specifica, nel rispetto delle diversità e nel riconoscimento della dignità di ogni persona, avendo a cuore in modo particolare chi è leso nei diritti fondamentali.

(Videomessaggio di martedì 8 per la Giornata mondiale di preghiera e riflessione
contro la tratta di persone)

Il senso
e il valore
della vecchiaia

Oggi incominciamo un percorso di catechesi... sul senso e il valore della vecchiaia. Da alcuni decenni, questa età della vita riguarda un vero e proprio “nuovo popolo” che sono gli anziani.

Mai siamo stati così numerosi nella storia. Il rischio di essere scartati è ancora più frequente... sono visti spesso come “un peso”.

Nella drammatica prima fase della pandemia sono stati loro a pagare il prezzo più alto. Erano già la parte più debole e trascurata: non li guardavamo troppo da vivi, non li abbiamo neppure visti morire.

(All’udienza generale di mercoledì 23 inaugurato nuovo ciclo di catechesi dedicato agli anziani)

Marzo

Confessioni
segrete
dall’inizio
alla fine

In qualche gruppo e associazione sta entrando una relativizzazione del sigillo sacramentale. No. Il sigillo è dal momento in cui si comincia al momento della fine.

I confessori siano tutti specialisti dell’ascolto. E se è uscita una cosa che anche il penitente vorrebbe che si sapesse? Bisogna domandare il permesso... Essere chiari.

Alcuni teologi possono dire: “Ma non è così”... Almeno in questo Pontificato il sigillo va dal momento iniziale alla fine.

Questa è la dottrina da seguire, senza entrare in sfumature.

(Venerdì 25, Ai partecipanti al corso sul Foro interno organizzato dalla Penitenzieria Apostolica)

Per pregare
nei momenti
difficili

Due anni fa, da questa Piazza, abbiamo elevato la supplica per la fine della pandemia. Oggi l’abbiamo fatto per la fine della guerra in Ucraina.

All’uscita vi sarà offerto in omaggio un libro, realizzato dalla Commissione Vaticana Covid-19 con il Dicastero per la Comunicazione, per invitare a pregare nei momenti di difficoltà, senza paura, avendo sempre fede nel Signore.

(Angelus domenica 28 marzo)

Aprile

La lavanda
dei piedi
a 12 detenuti:
servire
e perdonare

Noi sacerdoti dovremmo essere i primi a servire, non sfruttare gli altri... È un segno, anche un segno di amore... che vuol dire: “Io non giudico nessuno. Io cerco di servire tutti”.

C’è Uno che giudica, ma è un Giudice strano, il Signore: giudica e perdona.

(Giovedì 14 la Messa “in cena Domini” nel carcere di Civitavecchia)

Cammino
di guarigione
e giustizia

Realizzare appositi centri dove le persone che hanno subito abusi e i loro famigliari possano trovare accoglienza e ascolto ed essere accompagnate in un cammino di guarigione e di giustizia, come è indicato nel Motu Proprio “Vos estis lux mundi”. 

(Venerdì 29, udienza alla Pontificia commissione per la tutela dei minori)

Maggio

Tra gli schiavi di oggi

Ci sono più schiavi ora che ai tempi in cui siete stati fondati... E questa deve essere una sfida.

Le nuove schiavitù, quelle che si dissimulano, quelle che non si sanno, quelle nascoste... Anche nelle megalopoli come Roma, Londra, Parigi, ovunque.

(Sabato 7, discorso al capitolo dei mercedari)

Compagni
di viaggio sulla via dell’amore

Servire il Vangelo e i fratelli, offrire la vita senza tornaconto... senza ricercare alcuna gloria mondana: a questo siamo chiamati anche noi.

I nostri compagni di viaggio, oggi canonizzati, hanno vissuto così la santità: abbracciando con entusiasmo la loro vocazione — di sacerdote, alcuni, di consacrata, altre, di laico — si sono spesi per il Vangelo, hanno scoperto una gioia che non ha paragoni e sono diventati riflessi luminosi del Signore nella storia.

Un santo, o una santa, è un riflesso luminoso del Signore nella storia. Proviamoci anche noi: non è chiusa la strada della santità, è universale, è una chiamata per tutti, incomincia con il Battesimo.

(Domenica 15, messa per la canonizzazione
di alcuni beati, tra cui Charles de Foucauld)

Giugno

Il coraggio
di scommettere sull’amore
famigliare

La scommessa sull’amore familiare è coraggiosa... Tanti giovani non hanno il coraggio di sposarsi. L’amore familiare spinge i figli a volare... Non è possessivo: è di libertà.

E nei momenti difficili, nelle crisi — tutte le famiglie ne hanno — non prendere la strada facile: “torno da mamma”. No. Andate avanti.

Tuo marito, tua moglie ha quella scintilla d’amore che avete sentito all’inizio: lasciatela uscire da dentro.

(Domenica 25, messa per la chiusura
del x Incontro mondiale delle famiglie)

«Desiderio
desideravi »

Abbandoniamo le polemiche per ascoltare insieme cosa lo Spirito dice alla Chiesa, custodiamo la comunione, continuiamo a stupirci per la bellezza della Liturgia.

Ci è stata donata la Pasqua, lasciamoci custodire dal desiderio che il Signore continua ad avere di poterla mangiare con noi.

(Mercoledì 29, Lettera apostolica sulla formazione liturgica del popolo di Dio )

Luglio

I giovani
trasformino
l’Europa
in un “nuovo
continente”

Questo è possibile solo con voi... La vostra generazione ha buone carte da giocare: siete attenti, meno ideologizzati, abituati a studiare in altri Paesi, aperti a esperienze di volontariato, sensibili ai temi dell’ambiente. Per questo sento che c’è speranza.

Voi giovani europei avete una missione. Se nel passato i vostri antenati si sono spinti in altri continenti non sempre per nobili interessi, ora spetta a voi presentare al mondo un nuovo volto dell’Europa.

(Mercoledì 6, messaggio alla European Youth Conference di Praga)

Il grido
di un pianeta
al collasso

Per fermare l’ulteriore collasso della “rete della vita”, invitiamo le nazioni ad accordarsi su quattro principi.

Costruire una chiara base etica per la trasformazione di cui abbiamo bisogno al fine di salvare la biodiversità.

Lottare contro la perdita di biodiversità, sostenerne la conservazione e il recupero e soddisfare i bisogni delle persone in modo sostenibile.

Promuovere la solidarietà globale, alla luce del fatto che la biodiversità è un bene comune globale che richiede un impegno condiviso.

Mettere al centro le persone in situazioni di vulnerabilità, comprese quelle più colpite dalla perdita di biodiversità, come popolazioni indigene, anziani e giovani.

(Sabato 16, messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato)

Agosto

Una missione
di fuoco
irruente e mite

Il Signore ci chiama a metterci dietro a Lui, a seguirlo sulla via della missione. Una missione di fuoco, sia per quello che è venuto a fare sia per come lo ha fatto.

A noi, che nella Chiesa siamo stati presi tra il popolo per un ministero di speciale servizio, è come se Gesù consegnasse la fiaccola accesa.

E dentro questo fuoco c’è anche la misteriosa tensione tra la fedeltà al suo popolo e, nello stesso tempo, l’apertura a tutti i popoli, alle periferie ancora ignote.

(Sabato 27, omelia nel Concistoro ordinario pubblico per la creazione di nuovi cardinali)

Prendere
decisioni
giuste

Discernere è un atto importante che riguarda tutti, perché le scelte sono parte essenziale della vita. Discernere le scelte.

Si sceglie un cibo, un vestito, un percorso di studi, un lavoro, una relazione. In tutto questo si concretizza un progetto di vita, e anche la nostra relazione con Dio.

(Mercoledì 31 all’udienza generale nuovo ciclo
di catechesi sul discernimento)

Settembre

Chi potrà ora
guarirti, Siria?

Pensare alle sofferenze vissute dalla popolazione siriana in questi dodici anni di sanguinoso conflitto.

[Non dimenticare] il numero imprecisato di morti e feriti, le distruzioni di interi quartieri e villaggi, e delle principali infrastrutture, tra cui anche quelle ospedaliere.

Quella siriana... rimane una delle più gravi crisi nel mondo, con distruzioni, crescenti bisogni umanitari, collasso socio-economico, povertà e fame.

(Sabato 3, udienza alla fondazione Avsi
per il progetto “ospedali aperti” in Siria)

Il sorriso
dell’anima

Con il sorriso [Albino] Luciani è riuscito a trasmettere la bontà del Signore.

È bella una Chiesa con il volto lieto, sereno, sorridente, una Chiesa che non chiude mai le porte, che non inasprisce i cuori, che non si lamenta e non cova risentimento, non è arrabbiata, non è insofferente, non si presenta in modo arcigno, non soffre di nostalgie cadendo nell’indietrismo.

Preghiamo questo nostro padre e fratello: ci ottenga “il sorriso dell’anima”, quello trasparente, che non inganna.

Chiediamo quello che lui era solito domandare: «Signore, prendimi come sono, con i miei difetti, con le mie mancanze, ma fammi diventare come tu mi desideri».

(Domenica 4, beatificazione di Giovanni Paolo i )

Ottobre

Quando
la Chiesa
si riscoprì
Popolo di Dio

Per la prima volta nella storia, la Chiesa ha dedicato un Concilio a interrogarsi su sé stessa, a riflettere sulla propria natura e sulla propria missione.

E si è riscoperta mistero di grazia generato dall’amore: si è riscoperta Popolo di Dio, Corpo di Cristo, tempio vivo dello Spirito Santo!

(Martedì 11, messa nel 60° dell’inizio
del Vaticano
ii )

Il cibo non è
una merce
ma un dono

L’alimentazione è fondamentale per la vita umana, partecipa alla sua sacralità e non può essere trattata come una merce.

Gli alimenti sono segni concreti della bontà del Creatore e frutti della terra. I nostri nonni avevano rispetto per il pane; lo baciavano mentre lo portavano a tavola e non permettevano che ne andasse sprecata neanche una briciola.

Cristo stesso, nell’Eucaristia, si è fatto pane, pane vivo per la vita del mondo

(Lunedì 17, messaggio alla Fao in occasione del Forum mondiale dell’alimentazione)

Novembre

Agli angoli
delle città
per ascoltare
il grido
della miseria

Se il nostro cuore è ovattato e indifferente, non riusciamo a sentire il loro flebile grido di dolore, a piangere con loro e per loro, a vedere quanta solitudine e angoscia si nascondono anche negli angoli dimenticati delle nostre città.

Bisogna andare a questi angoli nascosti, oscuri: lì si vede miseria e tanto dolore e tanta povertà scartata.

(Domenica 13, messa per la Giornata mondiale dei poveri)

Occasione
di incontro
e di fratellanza
fra i popoli

Desidero inviare il mio saluto ai giocatori, ai tifosi e agli spettatori che seguono, dai vari Continenti, i campionati mondiali di calcio, che si stanno giocando in Qatar.

Possa questo importante evento essere occasione di incontro e di armonia tra le Nazioni, favorendo la fratellanza e la pace tra i Popoli.

(Udienza generale di mercoledì 23)

Dicembre

Per Ratzinger

Vorrei chiedere una preghiera speciale, per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa.

Ricordarlo — è molto ammalato — chiedendo al Signore che lo consoli, e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa, fino alla fine.

(Udienza generale di mercoledì 28)