I viaggi apostolici

 I viaggi apostolici  QUO-296
29 dicembre 2022

Malta, Canada, Kazakhstan e Bahrein sono state le mete dei quattro viaggi internazionali compiuti da Papa Francesco nel 2022. Uno in più dell’anno precedente, dopo che nel 2020 non ce n’erano stati a causa della pandemia da covid-19. Nell’isola del Mediterraneo, dal 2 al 3 aprile, i migranti sono stati i protagonisti della visita. Situata nel cuore del Mare nostrum, Malta rappresenta un crocevia tra l’Africa e l’Europa. Nella seconda metà dell’anno, dopo aver dovuto rinunciare al programmato viaggio di inizio luglio in Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan per il riacutizzarsi dei problemi al ginocchio, il vescovo di Roma ha iniziato a usare il bastone e la sedia a rotelle per gli spostamenti: lo ha fatto alla fine dello stesso mese (dal 24 al 30) in occasione del pellegrinaggio penitenziale in Canada; così come nelle due successive visite a Nur-Sultan (13-15 settembre) e nel Golfo (3-6 novembre), entrambe nel segno del dialogo con l’islam. In Nord America Papa Bergoglio si è recato a Edmonton, Québec e Iqaluit, capitale del territorio canadese di Nunavut, a pochi chilometri dal circolo polare artico, per incontrare le popolazioni indigene First Nations, Métis e Inuit e implorare da Dio perdono, guarigione e riconciliazione dopo i tentativi di assimilazione compiuti nelle cosiddette scuole residenziali, gestite da istituti religiosi cristiani. Nella capitale dell’ex Repubblica sovietica dell’Asia centrale, a maggioranza musulmana, il Pontefice ha partecipato al sesto Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali per rilanciare il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi insieme con il Grande imam di Al-Azhar, leader della massima istituzione culturale sunnita. E con lo stesso obiettivo di fondo Francesco è poi intervenuto ad Awali al “Forum per il dialogo: oriente e occidente per la coesistenza umana”, organizzato dai reali bahreiniti nell’arcipelago, in cui i cristiani sono un piccolo gregge, composto per lo più da lavoratori migranti provenienti dall’Asia.